Al Direttore
Le società pubbliche che operano in settori concorrenziali sottraggono spazio alla libertà di iniziativa economica dei cittadini; la loro funzione-obbiettivo non può essere l’efficienza economica, altrimenti non si giustificherebbe la proprietà pubblica; per far diventare privata una società pubblica ci vuole una legge, per metter mano a una gestione cattiva, basta cambiare il management: e la selezione del management in imprese non soggette alla verifica del mercato è il problema irrisolto delle aziende pubbliche fin dall’epoca di Nitti. Per i lettori del Foglio, cose ovvie.
Per loro, ovviamente, non è vero che “le società si distinguono tra ben gestite e mal gestite, prima ancora che tra pubbliche e private” (Enrico Cisnetto. “Confindustria senza idee chiare, all’assalto dell’Enel”, il Foglio del 6 agosto). E quindi: 1. Se il Presidente di Confindustria diventa Presidente di una grande azienda pubblica, non “managerializza una municipalizzata”, bensì contraddice la politica per le privatizzazioni sempre sostenuta da Confindustria; conferisce una patina di privato alla peggior specie di azienda pubblica, quella a capitale misto pubblico-privato.
2.Il collocamento su mercato de110-15% del capitale Enel non è una privatizzazione, al contrario la presenza di azionisti terzi renderà più difficile lo smantellamento della posizione di monopolio dell’Enel; la tesi che il prezzo di cessione delle centrali che l’Enel deve dismettere sia diverso a seconda che il Tesoro possieda il 100% o il 90% è palesemente assurda: la versione dell’Enel, che vendendo un po’ per volta in Borsa si incassa di più, ha, di certo, solo il prolungamento del potere di monopolio.
3. I proventi della vendita delle centrali devono andare interamente a riduzione del debito pubblico: perché così impone la legge; perché abbiamo il più alto debito pubblico dell’Unione; perché è contrario all’interesse del paese che l’area delle imprese pubbliche si espanda. Tre palle, un soldo. Spiace doverlo dire all’amico Cisnetto: stavolta sono tre palle nere.
Cordialmente.
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agosto 10, 1999