Politiche
La visione degli obbiettivi da raggiungere si unisce in Prodi alla coscienza degli ostacoli da superare. Cattolico senza integralismi, laico senza radicalismi: una visione complessiva di società ed economia, la convinzione che i grandi mutamenti non si realizzano allettando con le promesse o alzando il tono delle minacce, ma sono duraturi solo se realizzati con l’arma della convinzione.
Prodi è il traghettatore che assicura il massimo del cambiamento possibile.
Professionali
Prodi è un uomo colto e concreto insieme, è il professore che gira per gli stabilimenti appassionandosi alle innovazioni produttive.
Prodi conosce come pochi altri le caratteristiche profonde dell’economia italiana: un’economia caratterizzata da un lato da una presenza pubblica anomala – per le sue dimensioni, per gli intrecci con la politica in cui è degenerata; dall’altro da un tessuto imprenditoriale diffuso che tutti ci invidiano. La prima conosce da protagonista: durante la sua guida, all’IRI ha introdotto criteri di professionalità,. sulle privatizzazioni ha toccato sulla sua pelle la forza dei poteri politici, che, in condizioni assai più difficili delle attuali, ha cercato di contrastare. Da studioso, Prodi è un grande sostenitore dell’imprenditorialità che un po’ superficialmente si identifica con il Nord-Ovest: delle sue radici famigliari conosce forza e limiti, della sua concretezza conosce lungimiranza e opportunismo.
Personali
La moderazione in Prodi si accompagna ad una grande determinazione: non inganni la sua bonomia romagnola. Quando dice che vede tanta tristezza in Italia, si sentono sia il richiamo severo alla solidarietà cattolica, sia l’incitamento ottimista all’entusiasmo petroniano.
La lunga abitudine al potere industriale non ha depositato arroganza nel suo stile di ragionamento; la lunga consuetudine con il potere partitico non ha modificato il suo stile di vita.
aprile 1, 1995