Da professori, davano voti; da ministri credono di impersonare lo stato pedagogo. Aveva cominciato Tommaso Padoa Schioppa a prendersela con i ragazzi “bamboccioni”, poi Elsa Fornero li aveva trovati un po’ “choosy”, adesso Enrico Giovannini li bolla come “inoccupabili”. Questa volta l’occasione la dà un rapporto dell’Ocse da cui risulta che molti ragazzi italiani “non hanno le conoscenze minime per vivere nel mondo in cui viviamo e non costituiscono capitale umano su cui investire per il futuro”. E giù con le polemiche. Che però sono tutte sul merito delle affermazioni, non sul fatto di farle. Tutti a chiedersi se il “voto” sia giusto, nessuno a chiedersi se sia giusto che diano il voto.
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