→ giugno 18, 2003
Lettera a La Repubblica
Caro Direttore,
l’opposizione è unita nel denunciare il progressivo controllo del Governo sulla Rai: l’ oligopolio televisivo assomiglia sempre più a un monopolio. C’è chi vi vede una minaccia allo sviluppo di un settore vitale per l’economia, chi un pericolo per il pluralismo, chi i prodromi di un regime. Gli accenti sono diversi, ma il problema e’ unico. E va risolto.
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→ giugno 1, 2003
Riforma dei media
Articolo 2
Comma 1 lettera g)
Sopprimere le parole “Le imprese di pubblicità, quali che siano il mezzo o la modalità di diffusione”.
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→ maggio 2, 2003
Il difficile equilibrio da trovare sul conflitto di interesse
Risolvere il problema del conflitto d’interessi, affrontandolo di petto con una legge, é impossibile: per il centrosinistra, obbligare Berlusconi a vendere le sue televisioni, sarebbe stato un suicidio politico; della legge che Berlusconi aveva promesso entro 100 giorni dalle elezioni, dopo due anni si son perse le tracce.
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→ dicembre 5, 2002
Bisogna pur capire perché, nonostante lo spettacolo messo in scena dalla RAI, protagonisti i suoi consiglieri, nonostante i tormentoni tra cui i CdA vengono partoriti, nonostante la – diciamo – singolarità di un intero sistema televisivo che ha un’unica persona come responsabile ultimo, nonostante la tassa per tenere in vita un’azienda che propone le stesse gambe, mezzibusti, clown e domatori che offre gratis il concorrente: bisogna pur capire perché, nonostante tutto questo, la RAI non viene privatizzata a furor di popolo.
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→ settembre 20, 2002
Il progetto Gasparri
Sulla RAI, c’era stato lo sprazzo di qualche interessante idea all’inizio della passata legislatura. A spegnerlo, era subito intervenuto il “partito RAI”. E si era ritornati al solito programma: lamentele e polemiche tante, idee e soluzioni poche. Adesso il Ministro Gasparri ha presentato, e il Governo approvato, il ddl “Norme di principio in materia di riassetto della RAI”: un testo ambizioso, che contiene interessanti novità sul piano dei principi, ma che, quando si passa a come attuarli, presenta contraddizioni interne.
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→ dicembre 13, 2001
Il quotidiano DS cavalca la Piazza. Ma per quelli che dissentono
A descrivere i problemi che travagliano i DS, l’Unità del 28 Novembre vale più di un congresso: un numero da conservare. Nicola Tranfaglia lamenta le 7 Tv per un solo padrone: sacrosanta denuncia, la sua, della concentrazione di tutto il potere televisivo in una sola persona. Ma denuncia contro ignoti: non ci sono stati, per lo storico torinese, colpevoli nella sinistra quando era al governo, per non aver previsto questo esito e per non avervi posto mano in 5 anni; né ci sono colpevoli ora. Resta solo il problema, un oggetto da contemplare, utile per muovere gli animi all’indignazione.
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