→ agosto 15, 2000
Caro direttore,
che Angelo Panebianco («Le smemorate api della sinistra» Corriere della Sera di ieri) trovi consonanze tra il mio modo di guardare ai problemi della società italiana e il suo, mi lusinga; ma assai più mi preoccupa che mi voglia garante dei futuri sviluppi virtuosi del nostro sistema delle comunicazioni. Quanto al caso Seat-Tmc, però, non ci sono da attendere esiti virtuosi che riscattino il vizio di origine: per il semplice fatto che questo «vizio» – l’essere questo contratto contro la legge – non esiste.
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→ giugno 25, 2000
«Not with a bang but with a whimper», non con un botto ma con un sospiro. Il famoso verso di T.S. Eliot ben si addice alla fine dell’Iri: venduto quanto era vendibile, passato al Tesoro quanto si continua a considerare strategico, rinviato quanto non si è riuscito a risolvere, ora inizia la lunghissima dissolvenza della liquidazione.
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→ aprile 13, 2000
Con e-Biscom era la fuga d’amore; con Wind il matrimonio combinato; ora con Telecom dovrebbe essere un’unione per interesse.
La RAI continua a cercare un partner per allargarsi in campi al di fuori della sua attività istituzionale, radio e televisione.
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→ ottobre 14, 1999
Alcuni fondi di investimento inglesi e americani hanno scritto al Tesoro in merito alla vicenda Telecom. Perché l’hanno fatto e in che veste hanno indirizzato la missiva? Non hanno certo scritto per invocare l’uso della golden share, sarebbe ben strano che tale richiesta venisse avanzata nel nome dei mercati e da parte di chi dei mercati si ritiene l’unico interprete; anzi la personificazione. E poi i casi in cui il Governo si riserva il diritto di applicare la golden share sono stati definiti da un recente decreto, e da quello bisognerebbe partner per trovare le ragioni giuridiche volte a invocarne l’uso. Ma neppure avranno scritto per reclamare giustizia in nome di diritti di minoranze che sarebbero lese dal prezzo di concambio proposto.
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→ giugno 28, 1999
Oggi si svolge a Torino l’assemblea che insedierà la nuova squadra al governo di Telecom. Si apre così un nuovo capitolo, di grandi aspettative, di straordinari impegni e, come vedremo, anche con una novità per Torino. Se ne chiude un altro, quello dell’Opa, una vicenda che ha appassionato e diviso, e che oggi consente più pacate considerazioni.
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→ aprile 18, 1999
L’OPA Olivetti sta diventando il reagente che, aggiunto alla soluzione, fa precipitare gli avvenimenti; le sue implicazioni ormai non riguardano solo più le due società interessate, ma politiche e assetti industriali italiani ed europei.
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