di Stefano Carli
Cellulari, aste delle frequenze. Ecco perchè quei 2,4 miliardi possono restare un miraggio.
Alla manovra di Giulio Tremonti potrebbero mancare all’appello ben più di 2 miliardi di euro perché nei quasi 6 che il ministro considera già in cassa ce ne sono 2,4 che vengono dati per certi come gettito dell’asta per dare alle telecom mobili le frequenze pregiate liberate dalle tv. E che invece certi non sono affatto. Per tutta una serie di ragioni che, assieme, ne renderanno l’incasso una vera corsa ad ostacoli. Il tema è spinoso (gli operatori mobili si tengono per ora abbottonatissimi, anche perché non si aspettavano di doverlo affrontare così presto) e ci sono molti modi per raccontarlo. Alcuni semplici. Altri molto meno. Iniziamo dai primi, che è come la vede Tremonti.
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