→ luglio 15, 2004
Le tentazioni neo-prop, la debolezza della politica e la speranza riformista (che non muore)
Sabato scorso, al seminario di Libertà Eguale a Val Màsino, Pietro Modiano, il numero due di Unicredito, invitava a guardare al di là delle ingombranti immagini dei poteri cosiddetti forti, che poi a volte più che forti sono esausti. L’Italia, diceva, è popolata da migliaia di imprese che lavorano, che guadagnano, che mantengono il valore assoluto delle proprie esportazioni, che viaggiano per il mondo, che a migliaia sono in Cina alla ricerca di opportunità. “Sono i nostri clienti”, concludeva, “li conosciamo uno per uno”. E mi chiedevo: Perché il centrosinistra non dovrebbe proporsi da dare rappresentanza politica a questo mondo? Perché il centrosinistra non dovrebbe risultare credibile facendo proprio questo messaggio?
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→ aprile 20, 2004
Chi non vuole il passaggio di poteri agli iracheni
La questione irachena consegna alla sinistra un compito di eccezionale rilievo. In qualche misura, ancora di più che alla maggioranza.
Chi ha la risorsa governo, ha il vincolo di operare nel campo del reale, deve far conto delle incertezze e delle contraddizioni del mondo qual è.
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→ aprile 10, 2004
Crisi Irak. La risposta di Franco Debenedetti a Peppino Caldarola
Caldarola sceglie di “cambiare idea” rispetto a quanto aveva sostenuto qualche settimana fa: e chiede di venir via subito dall’Irak.
La cosa sorprende, perché invece oggi la sinistra riformista può sostenere di restare in Irak senza “cambiare idea” sui fatti del 2003. Quella di oggi è infatti una situazione diversa rispetto a quella del 2003, e non ne consegue deterministicamente.
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→ marzo 19, 2004
Bisogna confrontarsi con la svolta strategica della Casa Bianca
Per chi in Europa si riconosce in posizioni come quelle di Glucksmann, biasimare aspramente l’”idealismo rivoluzionario” di De Villepinnon significa affatto condividere l’”idealismo conservatore” dei neocon americani. Anzi, se c’è un’insopportabile tendenza manifestatasi con larghezza nella sinistra europea, e soprattutto in quella italiana, è stato il sistematico tentativo di considerare senza alternativa questa scelta.
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→ gennaio 4, 2004
Dopo l’ intervista di Amato critici anche Letta, Bersani, Debenedetti e Turci. Ma Visco e Angius: attenzione ai diversivi di Tremonti
«E’ stato certamente un errore pensare, come qualcuno di noi ha fatto all’ inizio, che il nemico del nostro nemico dovesse per forza essere nostro amico. Insomma, che il Governatore Antonio Fazio, messo sotto accusa da Giulio Tremonti, dovesse essere difeso per principio» dice il senatore Franco Debenedetti.
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→ ottobre 17, 2003
Riforma delle pensioni: gli effetti nel 2008
La riforma delle pensioni annunciata da Silvio Berlusconi e in procinto di approdare in Parlamento pone un tema particolarmente impegnativo alla sinistra di governo. Non solo per il suo oggetto, ma per come é congegnata: perché questa non é una riforma, ma una promessa di riforma. Infatti fino al 2008 ci sono solo (probabili) spese in più – gli incentivi per chi desidera prolungare la propria attività lavorativa-; i risparmi e gli obblighi vengono dopo, dopo le elezioni del 2006.
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