→ luglio 5, 2005
PRIMARIE. PERCHÉ È NECESSARIO CONCORRERE
«Scegliamo il leader del centrodestra con le primarie» dice Marco Follini al congresso dell’Udc: e Berlusconi esce dalla sala in gran dispitto. Se la proposta di presentare un candidato riformista alle nostre “primarie” non l’avessi fatta uscire sul Corriere della sera, ma in pubblico, e in sua presenza, non credo che Prodi avrebbe fatto lo stesso, anzi credo che avrebbe reso palese il suo consenso.
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→ ottobre 8, 2004
Un nodo irrisolto nel centrosinistra
Centrosinistra o centro-sinistra?
Sono passati otto anni ma il trattino – copyright Francesco Cossiga – continua a essere il problema irrisolto di un’opposizione che, a differenza dell’attuale maggioranza, è costituita intieramente sui partiti tradizionali, fondata sul loro capitale di tradizioni e di storie, di battaglie vinte e perse, di idee e di ideologie.
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→ ottobre 1, 2004
Il fine del riformismo non è la pace sociale, ma fare ciò che Berlusconi ha solo promesso
Ulivo, quercia, triciclo, balena bianca, perno…: il linguaggio della politica fa largo uso di metafore. Anche “destra e sinistra” è una metafora, e nessuno, usandola, pensa più al modo in cui si dispongono i deputati nei parlamenti. Ma poi finisce che le metafore vivono di vita propria, prendono concretezza, influenzano il ragionamento. A forza di dire destra e sinistra, essere di destra o essere di sinistra, finiamo per credere che sia un fatto di natura che il mondo delle preferenze politiche sia unidimensionale e ordinabile lungo un asse orizzontale.
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→ agosto 2, 2004
Dibattito sul radicamento sociale dei DS
Deve aver toccato una corda sensibile nella sinistra l’articolo di De Rita (Corriere della Sera del 17 Luglio) in cui la accusa di avere perso il radicamento sociale, se ha provocato tanti e così importanti interventi. In fondo é facile ribattere che la società italiana non si lascia più analizzare in termini di “blocchi sociali di riferimento” con confini e interessi bene definiti, ognuno di noi essendo nello stesso tempo produttore, consumatore, risparmiatore, possidente. E’ facile obbiettare che é semmai la destra a non avere un’idea della società, che le consenta di dare contenuti alla generica prospettiva di accrescimento dei redditi individuali fatta balenare nel 2001 e con cui aveva vinto.
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→ luglio 27, 2004
“Non siamo una coalizione con un proprietario, il programma verrà ascoltando la gente e non prima, anche se dovrà essere forte e alternativo”. A stretta misura, le parole pronunciate ieri da Romano Prodi sembrano eludere, la secca alternativa posta da Guido Gentili domenica sul Sole: “Il solo collante antiberlusconiano non porta lontano, sulle cose da fare non si scherza e diteci tra Bertinotti e Salvati qual è la linea”.
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→ luglio 23, 2004
Per avere delle speranze, la sinistra deve costruirsi un profilo netto
A sinistra si sente dire che Tremonti sarebbe stato costretto a lasciare per la disastrosa situazione dei conti pubblici: l’importante è che non lo si creda davvero.
A sinistra si trae motivo di conforto dalla perdita di consensi della Casa delle Libertà: purché non si creda che questo equivalga a conquistare la fiducia di chi é stato deluso. Come si é visto alle europee, gli elettori scontenti cambiano partito nella coalizione, oppure non votano: e per chi vince grazie alle astensioni del campo avverso, governare diventa un percorso di guerra.
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