→ marzo 24, 2002
Intervista di Giuliana Ferraino
«Un chiodo troppo piccolo a cui appendere una manifestazione troppo grande». E’ l’immagine che Franco Debenedetti usa per sottolineare la «sproporzione» che osserva tra la reale portata delle modifiche che il governo vuole introdurre per modificare l’articolo 18 e l’entità della protesta. Il senatore diessino, a suo tempo autore di una progetto di riforma dell’articolo 18, vede però, due conseguenze della dimostrazione organizzata dalla Cgil ieri a Roma. La prima per il sindacato, che «impostando tutta la protesta sulla difesa assoluta di un diritto, rinuncia ad essere protagonista nelle riforme importanti». L’altra per la sinistra, che «si ricompatta e trova un leader, ma su una linea che ben difficilmente le consentirà di ritornare a governare questo Paese». Anche il governo, però, esce sconfitto dallo scontro, perché «si è infilato in un vicolo cieco, senza saper affrontare i grandi temi per modernizzare il mercato del lavoro».
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→ luglio 2, 1999
Nella battaglia sul DPEF ha vinto il sindacato
Nella battaglia sul DPEF ha vinto il sindacato. Che Massimo D’Alema potesse in parte arretrare dopo aver portato il colpo, era prevedibile; ma, complice il risultato di Bologna, la vittoria é stata più rapida, il risultato più netto.
Le pensioni continuano ad essere l’arma impropria della politica.
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→ febbraio 9, 1999
Penserà pure in francese Bruno Trentin, come scrive il Corriere di ieri, ma non é l’ esprit de finesse che parla in lui quando di flessibilità é il discorso: in quel caso, con geometrica precisione rivolge il tiro su chiunque nomini il vocabolo-tabù.
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→ novembre 8, 1998
Lo scontro in atto sulla questione elettrica ripropone un problema fondamentale nei rapporti tra autorità di regolazione, potere politico ed imprese.
Per recepire le pur modeste liberalizzazioni del mercato dell’energia richieste da Bruxelles, l’Autorità per l’energia ha fatto le sue proposte, l’Antitrust ha bocciato lo schema del Governo, il sindacato ha bocciato entrambe: ci si potevano attendere svolgimenti più costruttivi, ma siamo ancora nella fisiologia.
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→ luglio 1, 1997
Il parere positivo espresso dal Comitato Monetario Europeo sul piano di convergenza italiano presentato da Ciampi ha conferma to che riusciremo a entrare con i primi nel nuovo sistema della moneta unica.
Promossa a Bruxelles per la materia «conti pubblici», l’Italia rischia però nei prossimi giorni di essere bocciata per la materia «mercato del lavoro» a Lussemburgo, se la Corte di Giustizia europea accoglierà le conclusioni della Commissione e dell’Avvoca to Generale, che chiedono la condanna del nostro monopolio stai tale dei servizi di collocamento al lavoro per la sua inefficienza strutturale e la conseguente violazione dei principi comunitari.
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