«Niente nozze tra telefono e televisione». Il progetto del ministro delle Poste Giuseppe Gambino è stato presentato dai giornali come il divieto di un evento improponibile e quindi improbabile, quale la fusione fra Stet e Fininvest. Si nasconde così il fatto sostanziale, il blocco a un’eventualità auspicabile e possibile: è chiaro infatti che se non potranno fornire servizi telefonici e televisivi insieme, non nasceranno operatori-cavo, i soli che possono fare concorrenza al monopolio Stet nelle aree urbane, dove la maggior parte delle comunicazioni hanno origine e termine.
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