Dopo Tangentopoli, affittopoli, invalidopoli, e poi concorsi universitari, e militari quanto basta per un paio di reggimenti. Aumenta il numero delle persone coinvolte, fino a comprendere conoscenti, amici: chi, in cuor suo, può dirsi completamente innocente? Chi può pensare di processare 10 mila invalidi o 5 mila militari? E allora c’è sempre qualche nobile spirito che invita alla flagellazione: non c’è nulla da fare, siamo un paese di ladri e di corrotti, geneticamente diversi dagli altri popoli, usi a sotterfugi e furberie. A parte il fatto che, se così fosse davvero, neppure la flagellazione ci riscatterebbe, né qualche tonante articolo ci farebbe cambiare abitudini, è poi vero che siamo diversi? Non si vogliono certo né negare né assolvere certi comportamenti: ma le autocondanne generiche servono a poco.
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