→ aprile 18, 2000
I 2500 miliardi riscossi dagli abbonati creerebbero problemi di concorrenza sui nuovi mercati
Per tutti i produttori di contenuti la net economy costituisce una discontinuità. In alcuni casi è una discontinuità rappresentata dall’ingresso in nuovi mercati: da Bertelsmann a Mediaset, da Hachette al gruppo Espresso sono molti i fornitori di contenuti che puntano a diventare anche fornitori di servizi. In altri casi la discontinuità riguarda la proprietà che passa di mano grazie alle immense risorse finanziarie rese accessibili alle internet companies: è il caso di Time-Warner acquistata da Aol o di Broadcast.com passata a Yahoo! Il mutamento investe con forza anche Rai, la maggiore società editoriale italiana, e la porta fuori dal suo tradizionali perimetro di attività, la televisione generalista, verso nuove aree operative dove la competizione è più acuta di quella codificata nel duopolio, la creazione di valore si svolge secondo criteri differenti e gli attori sono più numerosi e dotati di tasche molto profonde.
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→ aprile 13, 2000
Con e-Biscom era la fuga d’amore; con Wind il matrimonio combinato; ora con Telecom dovrebbe essere un’unione per interesse.
La RAI continua a cercare un partner per allargarsi in campi al di fuori della sua attività istituzionale, radio e televisione.
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→ febbraio 24, 2000
Al Direttore.
Giovanni Sartori (Corriere della Sera del 2 febbraio) ripropone di sciogliere il conflitto di interesse con questo sillogismo. 1. La lottizzazione della Rai è più efficace quando ad attuarla è una coalizione poco conflittuale al suo interno. 2. Quindi se Berlusconi vince le elezioni, il Polo controllerà il cento per cento del sistema televisivo, mentre la sinistra o scende a zero o risale al massimo al cinquanta per cento. 3. Per evitare ciò si deve applicare a Berlusconi la legge del 1957 sulla incompatibilità parlamentare per chi è titolare di concessioni statali.
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→ febbraio 10, 2000
“Per mettere insieme; noi cerchiamo sempre di mettere insieme”: così ha risposto il ministro a chi gli era andato a chiedere perché mai la RAI si fosse alleata ad Enel nella gara per l’UTMS, i telefonini di terza generazione.
Mentre diceva queste parole, le mani del ministro si muovevano con lenta fermezza, leggermente incurvate a coppa, quasi ad accarezzare un immaginario globo, a ricondurre tutto nella sfera della perfetta armonia.
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→ dicembre 5, 1998
Dapprima la questione della piattaforma satellitare ha suscitato preoccupati clamori. Poi c’è stata la presa di distanza del presidente del Consiglio; quindi l’individuazione di appropriate contromisure difensive. Si è definita la strategia: lancio di fumogeni, azioni diversive, fortificazione del quartier generale: e i toni sono ritornati più calmi.
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→ aprile 23, 1998
Diversi sopraccigli si inarcano di fronte alle decisioni di Gian Mario Rossignolo. E non solo di nostalgici della Telecom dei partiti. Ma, in realtà, quanto sta avvenendo alla Telecom era prevedibile
Prima la sostituzione di Tommasi con Gamberale, a sua volta subito ridimensionato. Poi la drastica potatura dei progetti di cablaggio e del «Fido» da città. Infine la sostanziale denuncia dell’alleanza strategica con At&t. Diversi sopraccigli si inarcano di fronte alle decisioni di Gian Mario Rossignolo. E non solo di nostalgici della Telecom dei partiti. Ma, in realtà, quanto sta avvenendo alla Telecom era prevedibile.
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