→ agosto 25, 1995
Le reazioni con cui è stata accolta la recente segnalazione di Amato sono, per certi versi, ancora più significative della questione ‘privatizzazione Enel’ che ne è l’oggetto. Esse da un lato confermano la grande autorevolezza dell’Autorità, sono un attestato dell’incisività che le ha saputo imprimere il suo attuale presidente. Dall’altro rivelano quanto forti siano le resistenze culturali a lasciare libero gioco alle forze del mercato e della concorrenza, o quanto radicate le nostalgie: così Rasi (An), accusando Amato di fare un intervento politico, sembra rimpiangere gli interventi di politica industriale di cui ricordiamo alcuni remoti fasti ma ancora lamentiamo i postumi di numerosi e recenti nefasti.
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→ marzo 16, 1995
La proposta Mediobanca ha impresso una subitanea accelerazione al processo di privatizzazione della Stet: mentre si sta discutendo di chi avrebbe avuto il ruolo di coordinatore del collocamento, Mediobanca salta un passaggio e mette sul tavolo un’offerta di acquistare le azioni a fermo. Il clamore suscitato fa passare in secondo piano il passaggio successivo, quello realmente portante, e cioè l’assetto finale che si vuole ottenere.
Già è stato ripetuto alla noia (e, si sospetta. col fastidio di alcuni) che l’assetto industriale del settore è ciò che realmente conta nelle privatizzazioni.
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→ ottobre 19, 1994
Siamo probabilmente l’unico paese industrializzato a non disporre di servizi via cavo: quindi rischiamo di precluderci l’accesso agli sviluppi del multimediale. Il termine ha una sua allusiva indeterminatezza. Schematizzando, la multimedialità nasce dalla connessione tra il mondo dei dati (banche dati, voci, musica, immagini, film, cataloghi di prodotti) con il mondo di chi a questi dati vuole accedere con un’interazione individuale, scegliendo e rispondendo. L’interazione è essenziale al multimediale: consente l’emergere di nuovi modi di istruirsi, di acquistare, di lavorare, di scegliere i propri divertimenti, di comunicare con immagini e dati anziché solo con la voce. La multimedialità unisce l’interattività ‘naturale’ propria del mondo della telecomunicazione, con la ricchezza di informazione che oggi ci è offerta solo dalla televisione (un segnale video contiene mille volte più informazioni che il normale segnale audio telefonico).
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→ maggio 1, 1993
Forse con altri 8000 miliardi ce la caviamo. Con questo ultimo piano di ristrutturazione, dal 1975 oggi avremo bruciato negli altiforni 30mila miliardi; in lire di oggi saranno un 50 mila lire al secondo, 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno: per 18 anni. La storia dell’acciaio di Stato contiene tutti gli ingredienti della nostra storia politica ed economica: la trasformazione da economia agricola ad industriale, i rapporti tra industria pubblica e privata, i partiti e í sindacati, le istituzioni europee, il ruolo delle innovazioni tecnologiche nel cambiare i parametri di un’industria.
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→ marzo 1, 1993
In tutto il mondo la crisi sembra colpire le grandi imprese: ed è un’ecatombe di manager. È incominciato con Stempel alla General Motors, adesso Akers all’Ibm; e poi alla Westinghouse come alla British Petroleum, a Petrocanada come alla Westpac, alla canadese Royal Trust come all’American Express.
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