Signor Ministro,
la definizione «tecnico prestato alla politica», mi è sempre parsa in sé un po’ ambigua. Chi è dotato di grande sapere specifico sceglie la politica, oltre che per una legittima ambizione, per la convinzione che la tecnica fornisce lo strumento per sapere le cose, ma è la politica a fornire lo strumento per realizzarle. Questa scelta comporta una continua tensione, quella che mi sembra di leggere nella sua espressione concentrata e severa. E riconduco alla sua storia ed alla sua esperienza la durezza di certe sue precisazioni.
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