Archivio per il Tag »Prodi«
→ luglio 18, 2009
Sovente le metafore coniate dalle scuole di management sono state adottate dalla politica: raramente con profitto. Gli allievi delle varie Mc Kinsey sono ai vertici di grandi imprese e banche italiane, ma per avere successo a capo di strutture politiche o dotate di potere politico sono necessarie conoscenze diverse: perché del tutto diversi sono i meccanismi razionali ed emotivi attraverso i quali si sceglie un dentifricio da quelli con cui si esprime un voto.
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→ marzo 8, 2009
Ricette anticrisi
In tutto il mondo, mentre i governanti si affannano sui modi con cui affrontare una crisi sempre più dilagante, altri guardano oltre, al “come eravamo” che l’ha causato, e al “come saremo” che avrà prodotto. Appartiene a questo filone di riflessioni il discorso tenuto mercoledì e giovedì scorso da Romano Prodi alla Taylor Institution di Oxford.
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→ aprile 10, 2007
È un fatto eccezionale che il capo di un Governo apra una polemica nei confronti dell’establishment industriale e finanziario del suo Paese, una polemica “aspra, a tratti sprezzante”, come riferisce Ferruccio de Bortoli ( Il Sole 24Ore del 7 Aprile) dopo la conversazione con Romano Prodi. Questo establishment non è reo di atti sediziosi, né di avergli voltato le spalle per il suo avversario politico, ha la sola colpa di non riuscire a “mettere su una proposta industriale per gestire la più importante delle società di telecomunicazioni al mondo”. Dopotutto sono gli imprenditori che selezionano gli investimenti.
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→ aprile 7, 2007
Governo? Non è né assente né reticente». Romano Prodi è nel suo ufficio di Palazzo Chigi. Una giornata intensa, come tante altre, prima di una brevissima pausa pasquale. Ha appena risolto la spinosa trattativa del rinnovo del contratto degli statali. Con soddisfazione. Il tono è tranquillo, le parole misurate, nell’amarezza consapevole che il nostro è un Paese del tutto particolare.Questa volta non per un Esecutivo inadeguato, o per la debolezza della classe politica. Tutt’altro. La colpa è altrove.
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→ ottobre 16, 2006
Il 3 ottobre la Finanziaria iniziava il suo percorso in Parlamento. Il 6, a Orvieto, i leader del centrosinistra avviavano il Partito democratico verso la tappa decisiva, i congressi in cui Dl e Ds decideranno il loro scioglimento. La coincidenza temporale invita a riflettere sulla contiguità tra un provvedimento che definisce il futuro dell’azione del governo, e un avvenimento che definirà il futuro dell’assetto della coalizione.
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→ ottobre 4, 2006
Concorrenza, questa sconosciuta. Che handicap per il nuovo partito
C’entra eccome con il Dna che vogliamo trasmettere al Partito democratico, quello che ha osservato Nicola Rossi al congresso di LibertàEguale di Orvieto, e cioè che il centrosinistra ha fatto accettare al Paese il principio di concorrenza tra beni e tra servizi, ma non la concorrenza delle teste e delle idee. Che dire allora della concorrenza per i diritti di proprietà?
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