→ settembre 4, 2003
Intervista a Il Corriere della Sera
“Privatizzazione totale della Rai” – Franco Debenedetti non ha dubbi: il centrosinistra per riformare il sistema della comunicazione deve partire da lì. Il senatore ds sottolinea di parlare “dal punto di vista di quella che Angelo Panebianco ha chiamato sinistra democratica e riformista”. E aggiunge: “Volenti o nolenti il problema Rai è cruciale. Le scelte vere sono quelle, il resto ne discende”.
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→ luglio 29, 2003
Valutazioni. L’amaro verdetto degli analisti
RAI e Mediaset hanno, in prima approssimazione, la stessa audience. Hanno circa le stesse entrate, ma metà di quelle della RAI sono garantite fino al 2015: infatti la legge Gasparri assegna alla RAI per 12 anni il servizio pubblico e quindi il canone. Quanto al patrimonio, gli impianti RAI non sono certo inferiori a quelli del concorrente, e il suo archivio storico è sterminato. Il marchio RAI è entrato nella casa di tutti gli italiani oggi viventi fin dalla loro infanzia, il suo nome é sinonimo di informazione e di intrattenimento.
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→ luglio 8, 2003
Per una legge di sistema del settore delle comunicazioni la privatizzazione della RAI è lo spartiacque. Se la si porta a compimento, il settore cambia fisionomia, il campo di gioco si allarga, si consente a nuovi attori di entrare in gioco. In caso contrario, rimane l’oligopolio coatto, si blocca ogni possibilità di evoluzione verso un mercato concorrenziale.
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→ novembre 21, 2002
Di fronte all’esplodere della crisi Rai, c’è una cosa da fare: chiudere questa situazione insostenibile con le dimissioni di tutto il CdA. Concediamo pure che l’incidente non sia figlio di un errore: ma considerarlo solo un incidente, questo sì che sarebbe un errore. Quella che la RAI sta vivendo, non è solo la crisi del suo vertice aziendale, ma quella del sistema di governance dell’azienda pubblica di radiotelevisione.
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→ maggio 18, 2002
Sul problema delle Fondazioni bancarie
“Voi pensate troppo al lato banche e non abbastanza al lato fondazioni”: questa era la principale critica che ci venne mossa quando, sette anni fa, con Alessandro De Nicola, Francesco Giavazzi e Alessandro Penati, presentammo il progetto di privatizzazione delle casse di risparmio. Invece, dicevano i nostri critici, la più importante innovazione del decreto Amato consiste nel far sorgere anche in Italia gli enti no-profit: essi consentiranno che l’iniziativa di soggetti privati completi l’azione dello Stato in settori quali la sanità, la formazione, la cultura, la ricerca.
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→ maggio 16, 2002
Sulle nomine dei vertici ENI
La dura battaglia politica per rinnovare i vertici dei due colossi energetici italiani è terminata. I nuovi manager nominati hanno storie professionali, profilo e qualità, che sono state da tutti apprezzate. Nel momento in cui si volta pagina, ci sono aspetti di questa vicenda che meritano riflessione. Io ne individuo tre.
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