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→  luglio 30, 2011


Se il Corriere chiede al Cav. di intervenire su Merkel, “siamo alla disperazione”

Come si sta nel club del 6 per cento? In illustre compagnia – la Spagna ha superato ieri, per la seconda volta a luglio, questa soglia di rendimento sui titoli di stato decennali, l’Italia ci si è avvicinata con il 5,57 – ma decisamente scomodi. Al termine di una settimana nera, soltanto nel finale parzialmente rischiarata dall’ipotesi di accordo bipartisan sul debito statunitense, Moody’s ha messo sotto osservazione la Aa2 di Madrid, lo stesso rating attribuito all’Italia (Standard & Poor’s e Fitch sono già più malevoli con il nostro debito), e questo segnale si è subito riflesso sulla Borsa.

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→  luglio 29, 2011


di Massimo Mucchetti

BTP nel mirino della speculazione

Il differenziale tra i Btp a 10 anni e i bund tedeschi è salito ieri fino al 3,37%. Di questo passo, in poche settimane, i tassi sul debito pubblico italiano potrebbero superare quelli spagnoli. Troppo alti per dare ancora fiducia. E allora la fuga dal rischio Italia potrebbe diventare un’eventualità concreta. Irrazionale, ove si consideri l’economia reale. Ma i mercati sono razionali solo nella fantasia degli economisti. Tipico, per esempio, l’effetto gregge. Di cui abbiamo appena avuta una dimostrazione con il riposizionamento di alcuni fondi americani e di assicurazioni tedesche e italiane.

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→  luglio 27, 2011


Al direttore.

Capaldo non è minorenne, e neppure nipote di Trichet.

→  luglio 23, 2011


Intervista di Paolo Berizzi

«Il mio rapporto con Penati? Si è incrinato quando ho iniziato a criticare il sistema. Che era diventato una palude insopportabile. Se fai impresa — a Sesto, a Milano, a Parma, a Napoli, dappertutto — devi entrare nella palude. Altrimenti non lavori. I politici te lo dicono chiaramente. Vuoi un’autorizzazione? Devi pagare. Oppure te lo fanno capire in modo più nobile: perché non sponsorizzi il partito, dai…? Come se fosse una squadra di calcio…». E’ un torrente in piena Piero Di Caterina, il Grande Accusatore (assieme al costruttore Giuseppe Pasini) al centro dell’inchiesta per corruzione che ha travolto la ex Stalingrado d’Italia e messo nei guai Filippo Penati. Cinquantasette anni, origini pugliesi, big lombardo dei trasporti pubblici con la sua Caronte (150 dipendenti), oltre che «uomo di fiducia di Penati» e presunto ricettore delle tangenti destinate al politico, Di Caterina secondo la Procura è stato anche un «grande finanziatore del Pd».

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→  luglio 19, 2011


Camera di Commercio di Monaco di Baviera

Es ist kein konventioneller Dank, den ich der Handelskammer für die Möglichkeit bezeige, mich hier heute Abend mit Ihnen unterhalten zu können. Zuerst einmal wegen meiner eigenartigen Beziehungen zur deutschen Sprache: Deutsch ist nämlich die erste Fremdsprache, die ich lernte, und auf Deutsch begegnete ich zum ersten Mal der zweiten, d.h. der Lateinischen. “Helvetia est nostra patria“ stand in gotischen Buchstaben geschrieben. Dann wegen meiner Laufbahn: Nach der Universität habe ich bei einer deutschen Firma meine erste berufliche Aufgabe in Angriff genommen. Diese Firma war ein Geschäftspartner meines Vaters, als er in den 20-ger Jahren sein Unternehmen gründete. Die Familie, die diese Firma heute immer noch besitzt und mit Erfolg weiterführt, gehörte mit der Zeit zu den besten Freunden meiner Familie und die 102-aehrige Dame, die gesund munter und mit einem beneidenswerten Gedächtnis in Pforzheim lebt, ist eine der mir teuersten Personen. Sie war übrigens eine begabte Schauspielerin, die auch hier in München in den 30-er Jahren mit Erfolg die Bühne betrat. Globalisiert ist die Welt, aber doch klein. Und vielleicht darf ich noch erwähnen, dass es mit meiner Begeisterung für Thomas Mann etwas zu tun hat, wenn mein zweiter Sohn den Namen Tommaso trägt.

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→  luglio 14, 2011


Paure e pregiudizi

«If you panic, panic first», mi diceva un navigato banchiere. Se un fatto ti spaventa, o reagisci subito, oppure stai fermo, non aggregarti al gregge che fugge, e ragiona. Ma ragionare nei momenti di panico è difficile: nell’ansia i pregiudizi sembrano antica saggezza, le idee convenzionali il distillato dell’esperienza, le frasi fatte un solido ancoraggio. Invece il più delle volte sono solo quelli che Bacone chiamava idola fori, e sono responsabili dei comportamenti gregari che amplificano i fenomeni. È quando si placa il vento e sembra scorgersi il sereno il momento per smontarli. Sarà domani la giornata propizia?

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