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→  settembre 7, 1993


«Lasciatemi lavorare con tranquillità a fare il sindaco» ebbe a dire Valentino Castellani alla platea di Alleanza democratica a Firenze all’inizio di luglio. Si direbbe che sia stato accontentato nella saggia richiesta: né le rampogne di esuberanti segretari di partito (come a Milano), né le esibizioni pugilistiche di aitanti consiglieri (come a Cuneo) hanno disturbato la sua concentrazione ed il suo lavoro.

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→  luglio 21, 1993


Caro Sindaco, oggi, con l’ingresso in Sala Rossa, inizia di fatto il tuo mandato. I momenti di inizio non sono solo ritualità simboliche, hanno una loro funzionalità precisa: sono i momenti in cui si confermano le intese, in cui si rinnovano le promesse; sono soprattutto i momenti di massima concentrazione delle volontà. Le accuse che già a lume di buon senso paiono infondate, l’uso ostruzionistico della procedura per riprodurre vecchi sistemi che gli elettori sapranno giudicare e ricordare, hanno già privato Torino di non pochi giorni di lavoro: con gli auguri che oggi facciamo al primo sindaco che abbiamo eletto direttamente vorremmo anche recuperare, a te e alla città, i valori di entusiasmo e di determinazione che devono accompagnare l’inizio di ogni impresa.

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→  luglio 15, 1993


L’hanno chiamata «Restore hope»; ma quale speranza, e di chi? La speranza di Bush di lasciare la Casa Bianca a testa alta, di rinverdire, mandando i marines in Somalia, gli entusiasmi che durante la guerra del Golfo gli avevano valso consensi quasi plebiscitari?
O la speranza di Clinton di dimostrare di saper prendere decisioni, e di riaffermare il ruolo, forte e giusto, dell’America, in tutti i teatri del mondo?

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→  giugno 17, 1993


Le astensioni potrebbero, domenica prossima, essere numerose: se così fosse, si tratterebbe di un fatto in controtendenza rispetto al processo in atto.
Il voto referendario del 18 aprile è stato notevole non solo per la percentuale del sì (83 per cento) ma anche per l’altissima Percentuale dei votanti (77 per cento). Secondo l’analisi che ne fanno Corbetta e Parisi (Il Mulino, maggio ’93) questo dato, depurato dell’astensionismo aggiuntivo tipico dei referendum, equivarrebbe ad un tasso di votanti, proiettato su elezioni politiche, superiore al 90 per cento.

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→  giugno 14, 1993


Perché allora no ed ora, , forse, sì? Per scongiurare il decreto Conso-Amato ci fu, quel memorabile venerdì 5 marzo, uno straordinario episodio di mobilitazione popolare. A distanza di poche settimane, sembra invece che un più largo consenso si stia formando sulla proposta Di Pietro-Conso: perché?

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→  giugno 1, 1993


Il problema dei codici di comportamento interni delle aziende, è che essi, in quanto ribadiscono divieti già disposti per legge, paiono una parafrasi esplicativa, che si dovrebbe supporre superflua, date le persone cui viene diretta; né l’esplicitazione delle procedure interne per controllarne l’applicazione è materia di particolare interesse per il pubblico.
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