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→  febbraio 21, 1997


Al Direttore.

Che i governi di coalizione siano costretti a politiche di stop and go, tra sor­tite coraggiose e ritirate strategiche, è naturale. Ma nel caso nostro, dov’è il go?

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→  febbraio 20, 1997


Nei prossimi giorni il Governo rendera’ note le nomine Consob, il presidente e due commissari.
Saranno di rilevanza ancor maggiore di quelle – pur importanti- che hanno ridisegnato i vertici delle grandi aziende di stato, Enel, Stet, Ferrovie: perche’ dall’insieme di queste nomine si potra’ capire qual è il presupposto culturale con cui si vuole rispondere all’esigenza di trasparenza.

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→  febbraio 19, 1997


Al Direttore.

I miei tentativi di applica­re l’ermeneutica alla lettera di Giovanni Ga­briellini (Il Foglio del 14 febbraio) non produ­cono risultati atti a far ridere l’elefantino. Co­stituzionalizzare Maastricht? Ma a Dublino ab­biamo fatto di più, abbiamo firmato le cambia­li. Introdurre in Costituzione principi e valori coerenti con l’economia di mercato? Ci sarebbe voluta la Costituente.

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→  ottobre 30, 1996


Sotto il peso di 400 emendamenti e di 6000 subemendamenti – sul solo stralcio -, si è dovuto prendere atto che in assenza di un chiarimento politico con l’opposizione, il disegno di legge Maccanico è di fatto in stallo. Ben venga il chiarimento, purché non si limiti ad uno scambio tra necessità del Governo di vendere Stet e volontà del Polo di preservare gli assetti TV, e serva invece a ripensare¦ alcuni aspetti di fondo, in particolar modo uno delicatissimo, di natura istituzionale, che finora non aveva ricevuto adeguata attenzione.

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→  agosto 28, 1996


Al direttore.

Leggendo che “in Parla­mento il partito Olivetti è ovviamente rappre­sentato dal senatore progressista Franco Debenedetti” (“Analisi – anche malevole – delle opinioni su Stet”, Il Foglio del 24 agosto), ab­bozzo dapprima una difesa sprezzante: “nun c’è bisogno ‘e zingara”, che aprire spazi all’iniziativa privata sia una delle ragioni per com­battere monopoli e posizioni dominanti, questa si e un’ovvietà. E poi è chiaro, per l’articolista l’”ovviamente” di oggi sostituisce l’”oggettivamente” di ieri.

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→  luglio 21, 1996


Se verrà adottato il testo varato dal Consiglio dei Ministri di mercoledì, la questione televisiva si concluderà con un compromesso: la RAI archivia i progetti di privatizzazione, Mediaset riesce a mantenere l’esistente, con qualche sacrificio che lo stesso Prodi si è dichiarato pronto a riconsiderare.

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