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→  luglio 6, 1998


Su Affari e Finanza di lunedì scorso, Sergio Luciano spiega con grande chiarezza la vicenda dei due «condannati a nozze» Bnl ed Ina. Una tabella ci informa sulla composizione dell’azionariato Ina: due dei tre principali azionisti (Tesoro a parte) sono San Paolo e Cariplo. Questo a pagina 6, a pagina 4 Salvatore Tropea ci offre una visione da insider dei futuri assetti del controllo di Fiat: l’occhiello ci informa sul «ruolo che potrebbe assumere il San Paolo». La maggior parte dei lettori avrà pensato che si tratti dell’Istituto S. Paolo di Torino e della Cariplo. Sbagliato: si tratta invece in un caso della Compagnia di S. Paolo, nell’altro della Fondazione delle Casse di risparmio delle province Lombarde.

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→  luglio 1, 1998


di Giuseppe Tesauro

Stralci del testo letto dalprofessor Giuseppe Tesauro, Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in occasione della relazione annuale tenuata a Roma il 20 maggio scorso.

La riconsiderazione degli stessi obiettivi dell’intervento pubblico e la realizzazione di un contesto regolamentare più snello rappresentano dunque compiti di grande importanza (…). In Italia il settore dei servizi pubblici è caratterizzato da limitazioni legali all’accesso e da un’ampia diffusione di diritti speciali esclusivi (…).

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→  luglio 1, 1998


Nella mia esperienza di parlamentare convinto dell’utilità per il Paese di aprire al mercato e alla concorrenza molti settori della vita italiana che ne restano esclusi, c’è una cosa che col tempo mi è divenuta sempre più chiara. Non c’è niente di peggio che apparire un estremista convinto a priori della bontà delle soluzioni che indica. Se si suscita questa reazione, si ottiene solo l’effetto di allontanare financo la possibilità che il confronto avvenga sui problemi concreti. E si finisce automaticamente per fare il gioco di coloro che, si tratti di sincere convinzioni ideologiche o di interessata tutela dei monopolisti. nulla di meglio chiedono che liquidare nuove proposte come pure astrazioni, magari inadatte al ruolo giocato nel nostro Paese dalla mano pubblica.

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→  giugno 2, 1998


Il Consiglio di amministrazione di Telecom che si terrà giovedì 4 Giugno è particolarmente importante: esso segue una serie alquanto sconcertante di fatti e di dichiarazioni.
La cosa potrebbe essere di interesse solo degli analisti finanziari o dei consulenti in strategie aziendali, non fosse per una ragione: trattandosi della più grossa privatizzazione finora effettuata dal Tesoro, e avendo questi dichiarato che della vicenda trarrà “debita lezione” per il futuro, le vicende in corso a Telecom finiscono per disegnare un vero e proprio nuovo ruolo per lo Stato nelle aziende privatizzande.

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→  maggio 24, 1998


Questa volta sarà l’ostensione della Sindone, la prossima il centenario della fondazione della Fiat: le visite ufficiali – e quella del presidente del Consiglio lunedì non fa eccezione si organizzano perlopiù intorno a un fatto, o a una ricorrenza, di rilevante valore evocativo. Ne risulta sovente un accoppiamento, e l’evento proietta la propria carica simbolica su tutta la visita.

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→  aprile 9, 1998


L’accusa che il Presidente della Repubblica ha lanciato venerdì 28 marzo a quegli industriali “predoni del Sud”, che hanno preso i denari dello stato senza creare lavoro e radicare imprese ha dato luogo a un’accesa ma breve polemica, presto dispersasi nell’ermeneutica del dettaglio – a chi davvero alludesse il capo dello Stato – invece di concentrarsi sulla sua sostanza. Ritengo invece che essa meriti un approfondimento. Scalfaro ha scelto di parlare mentre al convegno di Parma Fossa ripeteva il suo non possumus: non si può accettare che la negoziazione dei contratti di lavoro sia sottratta alla libertà delle parti e sia imposta per legge.

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