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→  giugno 25, 2000


Nella vicenda UMTS la questione che più ha appassionato il pubblico e occupato gli operatori è stata l’entità delle somme che le aziende dovranno pagare e che lo stato potrà incassare. Di fronte alle stratosferiche cifre realizzate dall’Inghilterra, previste dalla Germania, e ipotizzate per l’Italia, sono passate quasi inosservate le modalità con cui sono state stabilite le regole per il rilascio delle concessioni, e il singolare iter procedurale seguito.

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→  giugno 15, 2000


L’Italia è ormai tagliata fuori dalle discussioni sulle grandi questioni che riguardano l’Europa…

Erano stati Ciampi e Prodi per primi ad ammonire che, una volta entrati nell’Europa della moneta unica, il problema era come restarci. Invece, per avere indicato la perdita di competitività del nostro paese rispetto ai nostri partner europei, il declinare della nostra presenza nel commercio internazionale, il fatto che le nostre industrie non tengono il passo dell’innovazione, le nostre imprese quotate in Borsa sono un terzo della Spagna e un quarto della Francia, il Governatore Fazio si è attirato risentimenti ed è stato oggetto di critiche inusitatamente aspre da parte di esponenti del Governo.

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→  giugno 10, 2000


Il Presidente della Regione Piemonte, Enzo Ghigo, è stato eletto all’unanimità alla guida della Conferenza delle Regioni: ci sono molti motivi per rallegrarsene.
In primo luogo perché è vantaggioso per il Paese che nello scegliere i vertici dell’assemblea dove per la prima volta siedono i nuovi «governatori» delle Regioni si sia seguito un criterio istituzionale e non di parte. Il Polo ha, in questa assemblea, la maggioranza, ed è positivo che abbia lavorato a questo risultato.

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→  maggio 29, 2000


Alla fine della legislatura mancano in ogni caso pochi mesi. Sarebbe un errore pensare che il problema di fondo per i Ds sia quello della coalizione. Il problema dal quale partire li investe direttamente: è invece quello su cui nel concitato travaglio successivo al referendum non si è visto nessun dibattito né confronto aperto: la propria strategia, il bilancio e il programma con il quale presentarsi alle prossime elezioni. La sola novità sono state le prese di posizione sui mass media: non solo più la sinistra sindacale di Luciano Chiarante e di Fulvia Bandoli, ma anche il ministro Cesare Salvi ha dato voce a chi ritiene che l’obiettivo debba essere recuperare i delusi «dicendo qualcosa di sinistra», e la strategia un ricompattamento che guardi fino à Cossutta e Bertinotti.

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→  maggio 25, 2000


Perché, in queste prime settimane del suo nuovo governo, non sembra che Giuliano Amato stia ripetendo il “miracolo politico” che seppe offrire al paese tra il 92 e il 93? A chiederglielo è un centrosinistra sconfitto alle regionali, in cerca di formule che non lo facciano esplodere, e in cui – temo – il verbo riformista rischia di annegare tra tensioni neocentriste e sinistra antagonista. Il rischio di ridursi a un governo debole e rissoso è sotto gli occhi di tutti. Ho l’impressione, allora, che si debba partire proprio dall’aspra e impropria requisitoria di Antonio Di Pietro in Senato.

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→  maggio 11, 2000


Sull’e-mail inviata da Giuliano Amato al premier inglese

Giuliano Amato in prudente attesa del voto ascolta parlamentari della maggioranza e dell’opposizione che si alternavano ai microfoni. Ogni tanto scriveva una frase sul foglio davanti a sé. Dalla minuta recuperata da un cestino, si è accertato che non si trattava di appunti, bensì di una bozza della e-mail che la sera avrebbe voluto inviare al premier britannico, il suo amico Tony Blair.

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