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→  agosto 12, 2000


intenzionali.
All’origine di tutta la vicenda, sembra ormai assodato, c’è la volontà di Seat di acquisire contenuti per lo sviluppo dell’azienda che nascerà dalla fusione della stessa Seat con Tin.it. La stessa esigenza aveva già indotto Telecom a perseguire un accordo con RAI. In un caso in chiave UMTS, nell’altro in chiave Internet, identica la linea strategica.

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→  agosto 9, 2000


Al Direttore.

L’accusa che una parte dei sostenitori del centrosinistra rivolgono a Berlu­sconi è che il suo impero televisivo è cresciuto gra­zie alla politica ed è utilizzato per influenzare il risultato politico. Con Telecom-Tmc entra un nuovo player che eroderà i margini di quell’im­pero: perché invece per Repubblica (Federico Rampini) questo sarebbe “un arcaico impasto di affari e politica”? Si avanza l’ipotesi che qui ra­gioni della politica vengano usate per motivi di business: legittimo, ma è un significativo ribalta­mento di una tesi “storica”, quella per cui è il bu­siness televisivo a servire gli scopi della politica.

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→  luglio 26, 2000


Al Direttore.

Ho letto con dispiacere che il Foglio non condivide l’obiezione americana a Deutsche Telekom in quanto pubblica. Chi critica il veto del Senato degli Stati Uniti contro DT dovrebbe rispondere alla domanda: perché, se non all’occorrenza per perseguire scopi politici, il governo tedesco continua a mantenerne il con­trollo? Esercitando questo diritto sarebbe un padrone cattivo, spogliandosene sarebbe un cattivo padrone. E mantenendolo, anche come semplice possibilità, altera il gioco della concorrenza.

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→  luglio 21, 2000


Programmare ridu­zioni progressive di im­poste in più anni sarebbe, se­condo il ministro Visco («Meno tasse ma con rigo­re», Il Messaggero di ieri) una proposta «con valenza più propagandistica che reali­stica». Poiché mi riconosco tra gli «esponenti della mag­gioranza» favorevoli a tale proposta, vorrei spiegare le ragioni per cui respingo l’ac­cusa. Per farlo, vorrei prescindere dalla contingenza Dpef e partire invece da un fatto più generale: la spinta a ridurre le tasse non è più so­lo il terreno di caccia del po­pulismo, particolarmente bat­tuto in periodi pre-elettorali, ma è un fenomeno generaliz­zato, un’onda lunga che inve­ste tutti i paesi sviluppati. Lo è perché è conseguenza di cambiamenti strutturali nel rapporto tra cittadini e Stato.

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→  luglio 15, 2000


I planetari semplificano molto, non sempre mettono tutte le stelle e tutte al posto giusto, però, proprio perché schematizzano, stimolano e fanno riflettere. Noi pensiamo indubbiamente che la candidatura a sindaco del centrosinistra debba scaturire da un percorso ampio, che coinvolga la complessa e diffusa articolazione di interessi e di culture della città. Non si vede perché un percorso di questo genere debba escludere una candidatura come quella di Carpanini. Anzi.
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→  luglio 13, 2000


Parlare di calcio que­sta settimana è quasi obbligato. D’altra parte, forse perché sono en­trambe forme di compe­tizione, fin dai tempi più remoti sport e politica sono uniti da un filo non solo metaforico. Come il calcio è an­che quello che si vive sugli spal­ti, così la politica non è solo quella che fanno governo e Par­lamento, ma anche quella che si fa sui giornali, in televisione.

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