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→  dicembre 12, 2003

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Procreazione assistita

Testo dell’intervento tenuto in Senato il 10/12/2003 per dichiazione di voto
Molti interventi finora tenuti hanno una ratio che si radica nella cultura cattolica e si irradia a partire dalla dottrina della Chiesa di Roma.

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→  dicembre 4, 2003


Irriverenza e servizio pubblico

Satira o comizio? Non ho visto la trasmissione di Sabina Guzzanti – e come potrei, dato che non guardo quasi mai la TV? – non ne ho quindi la minima idea. Ma non credo che sia questo l’interrogativo giusto. Fosse pure una girotondata, un condensato del “meglio” di Luttazzi e di Travaglio, di Piazza Navona e del Palavobis, perché – ancor più dato che siamo fuori da ogni campagna elettorale- non lo si può mandare in onda? Forse perché la share risulta troppo bassa? o perché scontenta i pubblicitari? o perché i costi di produzione sono eccessivi?

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→  dicembre 3, 2003

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Legge Gasparri -Intervista

«Abbiamo condotto una battaglia debole, perché contraddittoria». Il senatore diessino Franco Debenedetti, che per cambiare le norme sul sistema radiotelevisivo, ha proposto diversi emendamenti, è convinto che l’opposizione potesse fare di più e meglio. Non tanto per impedire l’approvazione della legge Gasparri così come è stata licenziata ieri dal Senato, quanto per modificarla in corso d’opera.

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→  novembre 21, 2003

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Proposte. Ho depositato un disegno «linguistico»

Molte leggi iniziano con la definizione dei termini che verranno usati nell’articolato. Alcune leggi limitano l’uso di parole che servono a connotare prodotti o produttori. Non so se esista una legge che definisce il significato di una parola: è quello che fa il disegno di legge che ho presentato in Senato e che disciplina l’uso della parola privatizzazione in documenti che sollecitano il pubblico risparmio.

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→  novembre 19, 2003

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Sarebbe un ben sciagurato Paese quello che non sapesse comporsi nel dolore

Sarebbe un ben sciagurato Paese quello che non sapesse comporsi nel dolore, nella pietà per i morti e nella solidarietà con i vivi. Il pericolo c’era: la guerra in Iraq ha spaccato l’Italia come forse non era mai accaduto, i nostri soldati erano partiti accompagnati da vive polemiche. Forse per evitare questo rischio, si è dato campo libero alla spettacolarizzazione, del ritorno in patria, della camera ardente al Vittoriano, del «silenzio», dei funerali. Non c’è stato limite alla grande enfasi patriottico-militare; nessuna diretta televisiva, nessun talk show ci è stato risparmiato.

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→  novembre 15, 2003

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Lettera del Sen. Debenedetti a Paolo Mieli

Caro Mieli,
offrire garanzia di comprendere senza cedimenti nella propria visione politica anche forze che si richiamano a ideologie del passato o che raccolgono proteste più recenti, è, caro Mieli, condizione necessaria per conquistare i voti dell’elettorato moderato.

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