→ Iscriviti
→  gennaio 30, 2008

sole24ore_logo
Il rischio vero è che qualcuno all’interno del Pd strumentalizzi l’avversione al leader della Cdl per ostacolare il segretario e il processo di rinnovamento

Più che quello di Berlusconi, ad agitare i sonni della sinistra italiana dovrebbe essere lo spettro della gauche in Francia, ridotta a fornire uomini al governo e alle commissioni di Sarkozy. Quando frana il terreno sotto i piedi, bisogna avere il coraggio di arretrare fin dove si trova un terreno sicuro: in altri campi lo si chiama stop loss.

leggi il resto ›

→  gennaio 22, 2008

larepubblica_logo
Lettere

Caro Direttore, è dettato dal calendario politico, dunque casuale, che Walter Veltroni abbia annunciato sabato che il Pd alle prossime elezioni correrà da solo. Ma non è senza significato che l’abbia fatto intervenendo alla nona Assemblea di Libertà Eguale a Orvieto.

leggi il resto ›

→  gennaio 19, 2008

il_riformista
Fino a che punto, nel governare, durare è un valore?

Il problema del nuovo e del vecchio, e del loro succedersi nel tempo, era presente nel progetto del PD fin da quando fu concepito. Proprio perché esso è una vera innovazione politica, come lo fu l’Ulivo nel 1996, come lo fu la discesa in campo di Berlusconi nel 1994.

leggi il resto ›

→  gennaio 16, 2008

larepubblica_logo
Lettere e commenti

“Quali dovrei togliere?” si dice sia stata la risposta di Mozart alle “troppe note!” criticate dall’imperatore Giuseppe II.

leggi il resto ›

→  gennaio 15, 2008

sole24ore_logo
Da Palermo a Torino

Può darsi che, come sostiene Guido Rossi nel suo ultimo libro “Il mercato d’azzardo”, l’economia a livello planetario abbia messo in scacco la politica, obbligandola ad abdicare ai suoi compiti di indirizzo; può darsi che nella grande finanza internazionale “nei rapporti fra politica ed economia, la prima ormai non indirizza più la seconda, le obbedisce senza discutere”- anche se si nutrono forti riserve sui rimedi proposti.

leggi il resto ›

→  dicembre 13, 2007

sole24ore_logo
Il rischio – Una grande coalizione, se è questo l’obiettivo, peserebbe troppo in termini di ambiguità dei programmi

Nessun partito, con nessuno dei sistemi elettorali in discussione, può avere da solo la maggioranza dei seggi in Parlamento: per governare, dovrà stipulare alleanze. Saranno dichiarate prima del voto, oppure negoziate a urne chiuse? La dichiarazione varrà come impegno per tutta la legislatura, oppure le alleanze potranno essere cambiate in corsa? Questa è la questione di fondo, e tocca la radice stessa della democrazia: sapere che cosa si vota e scegliere da chi si vuole essere governati.

leggi il resto ›