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→  novembre 13, 2008


di Luigi La Spina

Nei Sinistrati di Berselli la sconfitta di una fede

In Italia, se perde la destra, si tratta di un disguido. Un piccolo errore della storia o un grande broglio dell’urna. Se perde la sinistra, è la maledizione di un truce destino e la catastrofe di un’esistenza. Perchè nei pensieri di un conservatore, la rivincita è dietro l’angolo, in quelli di un progressista, la sconfitta è la naturale condizione di un errore genetico: quello di essere nato dalla parte sbagliata della vita. Questo sentimento profondo dell’elettore di sinistra, nel nostro paese, sembra essere esploso in un urlo di vera disperazione dopo l’ultimo verdetto elettorale.
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→  novembre 10, 2008


di Gianfranco Fabi

Il complesso di superiorità della sinistra

Un partito “liquido”, come dicono «quelli che hanno letto i titoli di copertina dei libri di Zygmunt Baumann». Una realtà politica alla perenne ricerca di un’identità ormai perduta. Un movimento con un glorioso passato e un incerto presente. Il viaggio nella sinistra di Edmondo Berselli ha insieme i caratteri del romanzo epico e della sferzante analisi politica insieme al grande pregio dell’avvincente ironia.

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→  novembre 3, 2008


di Edmondo Berselli

I sinistrati siamo noi. Brutalizzati alle elezioni, battuti culturalmente, spintonati ai margini di una società cattiva. Alcuni legati a un’idea troppo razionale di riforme difficili, altri pervasi dalla nostalgia di rivoluzioni impossibili. Risultato: vinceranno sempre gli altri. Perché noi siamo fuori tempo, fuori moda, fuori gioco. E con la triste euforia degli esclusi, fra l’autolesionismo e l’autocompatimento, ci prepariamo a diventare una minoranza permanente. Ma non è colpa nostra: scienziati autorevoli hanno dimostrato che si è di sinistra per via del Dna.

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→  ottobre 31, 2008


di Filippo Ceccarelli

Le parole, le immagini, i titoli dei libri non arrivano mai per caso, e se rimbalzano proseguendo e replicandosi nel tempo, nello spazio e nelle relazioni vuol dire che davvero sono in grado di aprire spiragli di verità, non di rado oscura e fuggevole perché scomoda e anche dolorosa. Così nel marzo del 2006, poco prima di quelle elezioni che furono il più classico dei pareggi, ma che la sinistra si sforzò di considerare come una mezza vittoria uscì per Laterza un impietoso ritratto dell’allora già disastrata classe dirigente dell’Ulivo, così come veniva fuori dagli articoli di quel magnifico giornalista e direttore che fu Claudio Rinaldi. Un’antologia di figuracce e cantonate dei leader della sinistra, dalla “gioiosa macchina da guerra” ai fasti dell’Unipol, e che di conseguenza Rinaldi volle intitolare: I sinistrati.

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→  ottobre 29, 2008

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da Peccati Capitali

Porterò alla Casa Bianca Joe the Plumber, l’idraulico Joe, ha detto il candidato repubblicano John McCain a una cena di beneficienza. Joe è il classico americano che lavora duro, tutto iniziativa e indipendenza, che vorrebbe comperare l’azienda dove lavora, ma che non ce la farebbe mai a realizzare il suo progetto se Barack Obama, come ha detto di voler fare, applicasse l’aumento delle tasse a quanti guadagnano più di 250.000$. Così l’idraulico Joe è assurto a simbolo di chi crede nell’american dream e vuole eleggere chi gli dia speranza di realizzarlo.

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→  ottobre 26, 2008

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Compito di chi ci guida é evitare che l’emergenza porti a un assetto economico piú blindato e meno trasparente

Il libro di Carlo De Benedetti e Federico Rampini va letto come un atto d’accusa contro una classe dirigente incapace di rimuovere gli ostacoli.

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