→ luglio 11, 2010
Il partito di Bersani é stato troppo timido nell’accettare il patto tra Marchionne e i sindacati (Fiom esclusa) e il successivo esito del referendum
Pomigliano farà la Panda. Nonostante il deludente risultato del referendum, la Fiat conferma la decisione di investire. Ma perché all’impegno di applicare l’accordo corrispondano “modalità che possano assicurare tutte le condizioni di governabilità dello stabilimento”, come recita il comunicato Fiat, ci sono ancora nodi da sciogliere, normativi e politici.
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→ aprile 27, 2010
Il partito di Bersani si é dipietrificato, ma vuole formarla o no una maggioranza che la pensi come CDB sul fisco e Ichino sul lavoro?
Dovrebbe indurre qualche riflessione nel PD vedere che a Gianfranco Fini, dotato di indubbia esperienza e finezza politica ma certo né un Cavour né un Moro, con qualche dozzina di parlamentari, è riuscito il mettere in difficoltà Berlusconi più di quanto abbia fatto il centrosinistra, che pure in questi sedici anni per due volte è andato al Governo.
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→ agosto 27, 2009
Caro Direttore, “sarà bene riconoscere una volta per tutte che Berlusconi […] non è un’anomalia, un incidente di percorso, una parentesi nella storia politica italiana, destinata a chiudersi senza lasciare grande traccia di sé. Al contrario.” Ha ragione Enrico Morando, questo é il punto di partenza se si vuole capire “perché Berlusconi vince” (il Riformista 23 Agosto 2009). Questa è anche la base per una risposta politica a Berlusconi: lo era ieri quando era al culmine della sua parabola politica, lo è ancora di più oggi che si intravede la fine del suo ciclo politico.
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→ giugno 16, 2009
da Peccati Capitali
Mi domando che cosa ha spinto Pierluigi Bersani ad andare a parlare di patrimoniale al convegno dei Giovani di Confindustria a Santa Margherita. Escluso che fosse una risonanza della moda inaugurata da Gheddafi, appuntarsi sul petto qualcosa di simpatico da esibire al padrone di casa: é assodato che Bersani non aveva una cartella delle imposte attaccata con una spilla da balia al bavero della giacca.
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→ giugno 3, 2009
Intervista a Il Giornale
Franco Debenedetti, lei è stato parlamentare dell’Ulivo ma non voterà Pd alle elezioni europee. Perché?
«Prima di tutto, diciamo che darò comunque un voto all’opposizione. Il voto per il Pd in questo momento non mi desta alcun entusiasmo. L’alternativa di votare uno come Antonio Di Pietro è per me improponibile. E quindi voterò per la lista Bonino-Pannella».
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→ ottobre 22, 2008
Commenti
Fortuna sfacciata o preveggente tempismo? Con Berlusconi al 70% di consensi e il Pd sotto il 30%, davanti al nuovo giornale si spalanca la pianura di un’eccezionale opportunità. Non per il 30%, of course, ma per il 70%.
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