→ novembre 5, 2004
Parlare di «regime» oggi non ha senso
Confesso che non me ne ero accorto: anch’io, insieme a metà degli italiani, sono un “resistente”, nel senso storico e nobile del termine, quello del ’43 – ’45, resistente al regime. A rivelarmelo è Furio Colombo che, sull’Unità del 31 Ottobre, ne trae spunto per un “Elogio degli Italiani”. Dato che viviamo in un regime, è il suo ragionamento, se questo, come indicano le ultime elezioni, prende a vacillare, il merito è dei “cittadini italiani che hanno resistito”. Contro il regime, la resistenza: per ora con la r minuscola, poi si vedrà.
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→ ottobre 22, 2004
Gli istituti di credito non hanno investito in imprese nuove
Il Banco di Santander é impegnato in una battaglia campale per conquistare Abbey National; ABN Ambro conduce una guerra di posizione contro Banca di Lodi e Capitalia per espugnare l’Antonveneto. Molti, di fronte a questi eventi, temono che le nostre banche, più piccole e meno efficienti, finiscano per essere fagocitate da concorrenti esteri, e, per scongiurarlo, invocano protezioni. Io suggerisco di spostare lo sguardo, dalle banche alle imprese, dove esse impiegano il risparmio.
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→ ottobre 8, 2004
Un nodo irrisolto nel centrosinistra
Centrosinistra o centro-sinistra?
Sono passati otto anni ma il trattino – copyright Francesco Cossiga – continua a essere il problema irrisolto di un’opposizione che, a differenza dell’attuale maggioranza, è costituita intieramente sui partiti tradizionali, fondata sul loro capitale di tradizioni e di storie, di battaglie vinte e perse, di idee e di ideologie.
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→ settembre 16, 2004
Trasmissione scandalo sul terzo canale Rai
“Una esagerazione totale” è quella che nel mondo si starebbe facendo sul fenomeno terrorismo; mentre non si pensa che ogni giorno muoiono nel 50.000 bambini per diarrea, e altrettante sono le vittime di incidenti stradali. Sentito, parola più parola meno, poco prima delle 18, giovedì 2 Settembre, sulla terza rete radiofonica della RAI, in perfetto italiano, con voce tranquilla, da Saskia Sassen, professore di sociologia alla University of Chicago.
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→ luglio 23, 2004
Per avere delle speranze, la sinistra deve costruirsi un profilo netto
A sinistra si sente dire che Tremonti sarebbe stato costretto a lasciare per la disastrosa situazione dei conti pubblici: l’importante è che non lo si creda davvero.
A sinistra si trae motivo di conforto dalla perdita di consensi della Casa delle Libertà: purché non si creda che questo equivalga a conquistare la fiducia di chi é stato deluso. Come si é visto alle europee, gli elettori scontenti cambiano partito nella coalizione, oppure non votano: e per chi vince grazie alle astensioni del campo avverso, governare diventa un percorso di guerra.
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→ luglio 9, 2004
Per vincere, anche il centrosinistra dovrà dire che cosa vuol farne
Lo scrive il Financial Times: le previsioni di crescita del PIL per Francia e Germania sono state riviste al rialzo, con tassi rispettivamente del 2,3% e del 2% nel 2004, meglio ancora nel 2005. E poiché le serie storiche dimostrano che l’andamento della nostra economia é strettamente correlato a quello degli altri grandi paesi europei, é molto probabile che nel 2005 l’Italia conosca una crescita sostenuta. Già ci sono segnali deboli in questo senso, che Massimo Mucchetti sul Corriere é stato pronto a cogliere. Siccome é verosimile che a Berlusconi le notizie del Financial Times e i commenti del Corriere glieli facciano vedere, niente niente che anche questo c’é entrato nella decisione di fare le sua ennesima reincarnazione come Presidente Economista?
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