→ gennaio 18, 2001
Finora le privatizzazioni, con poche erano eccezioni, ero un indirizzo politico condiviso: che diventino oggetto di critica è già di per sé una notizia. Ancora di più se ciò avviene contemporaneamente da destra e da sinistra, a opera di due personaggi che più diversi non potrebbero essere. I giorni dell’Iri (Mondadori) è di Massimo Pini, voluto da Bettino Craxi nel comitato di presidenza dell’Iri, ove rimase dall’86 al ’92, e oggi vicino ad An. L’economista Marcello De Cecco, che ha scritto prefazione e conclusioni a Le privatizzazioni (Donzelli), è il più autorevole cultore dei grandi economisti cari alla sinistra, John Maynard Keynes e Piero Sraffa.
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→ gennaio 11, 2001
Che cosa succede a Strasburgo? II Parlamento europeo è intervenuto su due direttive in materia economica della Commissione, con emendamenti che lasciano interdetti: al punto da suscitare un interrogativo politico.
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→ dicembre 27, 2000
Ma è davvero fondata l’accusa che viene rivolta al centro destra e cioè che, se vincesse le elezioni farebbe una politica più di sinistra della sinistra?
Per evitare di impelagarsi nell’ormai infinito dibattito su che cosa sia di destra e che cosa di sinistra, vediamo in concreto di che si parla. Il Governo in generale accusa Berlusconi di proporre una politica di spesa facile, e di abbandonare la politica di rigore seguita dal centrosinistra per (quasi) tutta la legislatura. In particolare poi l’accusa per la proposta di aumentare le pensioni al minimo, subito ripresa da Bertinotti, con un emendamento, e quindi da Rutelli, con qualche imbarazzo del Governo.
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→ novembre 23, 2000
Chi vedesse l’avvocato Agnelli guidare una Volkswagen, o Franco Tatò parlare a un telefonino Tim, mostrerebbe un certo stupore. Ma trasecolerebbe se, interrogandoli, si sentisse rispondere che la ragione è la migliore assistenza o la copertura di rete più completa. Ma allo stesso modo si resta stupefatti a leggere che l’Unione Europea ha scelto una corte americana — quella di New York — e una legge americana — quella introdotta nel 1970 per combattere la criminalità organizzata — per chiedere a Philip Morris e R.J. Reyinolds un risarcimento miliardario per le tasse perse a causa del contrabbando di sigarette.
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→ novembre 9, 2000
La politica estera sta occupando il centro del dibattito politico. Perché succedesse, ci volevano le guerre, quella fredda o quelle calde, nel Golfo o nei Balcani. Sull’Europa di solito si registrano da noi consensi quasi unanimi. Invece proprio i temi europei sono entrati di prepotenza in questa lunghissima campagna elettorale. Al punto che oggi il problema non è tanto se sia possibile arrivare a un compromesso, ma addirittura se sia opportuno provarci.
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→ ottobre 19, 2000
Sarà proprio la globalizzazione a farci raggiungere gli obbiettivi per cui violentemente manifestano i contestatori irriducibili
A Seattle per l’Organizzazione del Commercio, a Genova per le biotecnologie, a Praga per il Fondo Monetario: ovunque si radunino organismi economici internazionali, accorre il variopinto circo Barnum dei professionisti anti-globalizzatori: ad essi è tempo sprecato esporre teorie ed esibire statistiche. Però la globalizzazione ha anche altri nemici: i moderati del “sì ma”, i progressisti del “prima le regole e poi il mercato”, gli intellettuali che temono l’omologazione sotto il “pensiero unico”.
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