→ giugno 8, 2001
Rifondare I DS? Certo, partendo però dagli uomini che hanno fatto parte del governo
“Muoiono anche i partiti” è il grido di dolore che Miriam Mafai ha lanciato dopo l’ultima direzione DS. Ma il problema per i DS non è della buona morte ma del significato della vita; non è risalire da quel misero 16% dei voti ottenuti al proporzionale, ma definire la propria natura. E cioè se essere un partito che ambisce ad avere la guida dell’opposizione e ad esprimere il futuro candidato premier, o se accettare di essere confinati nel ruolo di portatori di truppe, che al comando possono dare solo il numero due. Da questo punto di vista, per i DS, peggio ancora della loro direzione è stata la successiva riunione dei comitati per Rutelli: sul palco c’erano Veltroni e Fassino, la rappresentazione vivente di una ricorrente subalternità.
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→ aprile 27, 2001
Indicazione del premier: i pro e i contro
E’ un bene o un male che sulle schede elettorali dei due simboli contrapposti compaiano le scritte “Berlusconi Presidente” e “Ulivo per Rutelli”?. Personalmente, considero questo fatto come uno sviluppo positivo. La contrapposizione tra due candidati premier non è una novità, la novità è l’indicazione esplicita. Io credo che, stante il fallimento della commissione bicamerale, la presenza di questa indicazione consenta di non fare compiere un passo indietro a un sistema maggioritario le cui inadeguatezze, peraltro, restano sotto i nostri occhi. Tuttavia devo riconoscere che il problema toccato da queste formule è di una certa importanza.
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→ aprile 5, 2001
Le banche azioniste di Mediobanca rispondono a qualcuno. Ma i padroni del credito….
Con gli accordi sulla corporate governance e sulla composizione dell’azionariato di Consortium che dovrà rilevare le quote ex Lazard di Generali e Mediobanca, si è posto un punto fermo alla travaglio dei primi mesi successivi alla scomparsa di Enrico Cuccia. Il tono generale con cui tali intese sono state accolte è quello dell’entusiasmo: finalmente, si è letto e sentito, anche in Piazzetta Cuccia le azioni si contano pesano e non si pesano. Aldilà del parteggiare per le fazioni che in questi mesi si sono con chiarezza profilate all’interno dell’azionariato di Mediobanca, c’è da chiedersi: ma sono stai davvero risolti i due problemi tanto agitati dai critici di Cuccia, quello del controllo e quello della trasparenza?
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→ marzo 8, 2001
Sul Bingo è polemica. In vista della gara in cui verranno selezionate le 420 sale, sono sorte società che offrono i loro servizi a chi risulterà vincente e otterrà la concessione. Alcune di tali imprese sono contigue ai Ds. Accusato di promuovere una di esse, il responsabile Ds torinese per gli enti locali è stato invitato alle dimissioni; di qui una polemica, a sedare la quale è intervenuto pure Pietro Folena, coordinatore al Nord dei Ds.
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→ febbraio 22, 2001
All’Alitalia il Tesoro scavalca i manager. E l’Iri, intanto, resta tra di noi
In cauda venenum: le dimissioni di Cempella da Amministratore Delegato dell’Alitalia sono una brutta grana per il Governo a fine legislatura. Cempella è un manager rispettato e capace; se ne va senza polemiche ma con una accusa precisa: “se vogliono svendere, lo facciano loro”.
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→ gennaio 25, 2001
Quando un dito è puntato alla luna, lo sciocco vede il dito e il saggio la luna, dice il proverbio; e viene da invocarlo leggendo alcuni commenti apparsi sulla stampa italiana a proposito della privatizzazione dell’energia elettrica in California. Nel disastro che ha colpito la regione del mondo simbolo di ricchezza e di tecnologia. alcuni hanno visto la conferma dei guai a cui si andrebbe incontro quando ci si affida alla rapacità dei privati anziché alla lungimiranza dell’operatore pubblico. In loro è scattato il cortocircuito mentale tra privatizzazioni e fallimento. E così hanno finito di far la parte di quelli che guardano il dito.
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