Signor Governatore onorario, il controllo dell’espressione, oltre che dell’eloquio, diventa, nei banchieri centrali, una seconda natura: sanno che ogni loro gesto è analizzato, ogni loro giudizio soppesato, un loro aggettivo può rasserenare i mercati o gettarli nello scompiglio, Per questo, quando sere fa la vidi nelle sale del Senato alla commemorazione di Giovanni Spadolini, presenti, tra gli altri, Scalfaro e Dirli, non mi aspettavo certo di cogliere, nel suo sorriso cortese, nel suo volto attento e disteso, nessun indizio dei pensieri che pure, in questi giorni, le devono aver attraversato la mente. Perché tra tanto parlare, più o meno a proposito, di anomalie italiane, credo che lei, signor Governatore, meglio di altri, avrebbe i titoli per portare la sua personale riflessione.
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