Archivio per il Tag »opposizione«
→ novembre 4, 2010
Quando una formula di governo si inaridisce, di solito all’opposizione spunta un’alternativa. Qui invece, saltano gli schemi senza che ne appaia una. L’incapacità di proporla, nella maggioranza è palese, nell’opposizione si nasconde dietro la richiesta di un governo di transizione che la propizi. Quando la crisi esploderà, l’esito dipenderà dalle scelte di coloro che la crisi ha lasciato orfani: quelli del berlusconismo e quelli dell’antiberlusconismo.
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→ gennaio 29, 2010
È un’assurdità l’emendamento votato da maggioranza e opposizione
Parlare “nel merito” dell’emendamento che pone agli emolumenti dei manager di aziende private un tetto pari a quello dei parlamentari è fuori luogo: significa solo regalare notorietà a chi ha innescato un episodio di cui vergognarsi. Maggioranza e opposizione hanno votato distrattamente, ora attentamente si impegnino a cancellare questa brutta pagina.
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→ gennaio 21, 2010
Trent’anni di guerra. Tra loro non c’è continuità politica. Il punto di contatto è la strenua opposizione ai due da parte dei sostenitori del pensiero unico.
Ha ragione Antonio Polito, fare di Berlusconi l’erede di Craxi o la sua conseguenza politica è una “forzatura non vera e soprattutto non politicamente fondata”; sostenerlo è motivo più di confusione che di comprensione, e dell’uno e dell’altro.
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→ luglio 18, 2009
Sovente le metafore coniate dalle scuole di management sono state adottate dalla politica: raramente con profitto. Gli allievi delle varie Mc Kinsey sono ai vertici di grandi imprese e banche italiane, ma per avere successo a capo di strutture politiche o dotate di potere politico sono necessarie conoscenze diverse: perché del tutto diversi sono i meccanismi razionali ed emotivi attraverso i quali si sceglie un dentifricio da quelli con cui si esprime un voto.
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→ giugno 30, 2006
Con quale maggioranza dovrà essere approvata la norma per aumentare la maggioranza necessaria per modificare la Costituzione? Il gioco di parole nasconde una contraddizione annidata all’interno della proposta, enunciata in modo generico nel programma dell’Unione, e ribadita in modo perentorio dopo l’esito del referendum dai più intransigenti custodi della Costituzione: e cioè che in futuro si debbano impedire modifiche a colpi di maggioranza e che quindi queste debbano essere approvate dai 2/3 e non solo più dalla metà degli aventi diritto al voto.
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→ dicembre 2, 2004
Se la maggioranza è in difficoltà, nel centrosinistra non c’è coesione
Gli spettacoli che stanno dando di sé maggioranza e opposizione sono legati tra loro da un rapporto analogo a quello che intercorre tra azione e reazione. E’ perché la maggioranza si sta visibilmente sgretolando, che la minoranza si permette di mostrarsi così poco coesa. E’ perché sulla scena principale si rappresenta lo psicodramma della scommessa di Berlusconi sulle tasse, che dietro le quinte si fan le prove della commedia dei sei (o più?) personaggi in attesa di autore.
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