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→  dicembre 2, 1999


È questione semanti­ca, come quella tra so­stanza e accidente della scolastica, se un’opa sia ostile o amichevole: de­ciderlo certo non tocca al management della so­cietà oggetto dell’offer­ta, ma spetta agli azio­nisti. Il management de­ve dire se l’offerta è con­veniente, rivelare i fatti che permettano allo sca­latore di incrementare la propria offerta. E poi re­stare neutrale: né difen­dere il proprio interesse creando ostacoli, né per­seguirlo accordandosi con lo scalatore.

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→  ottobre 28, 1999


Mercoledì 13 ottobre la Commissione Europea ha dichiarato contrario al Trattato di Roma il veto opposto dal governo portoghese alla scalata del Champalimaud da parte del Banco Santander; venerdì 22 ottobre il commissario Monti ha annunciato un’indagine per accertare se il fatto di essere di proprietà pubblica non dia alle Landesbanken tedesche vantaggi equiparabili agli aiuti di Stato. La Comunità ripropone dunque anche nel settore delle banche i due temi di fondo della rivoluzione che ha investito il sistema del le imprese europee: privatizzazione e liberalizzazione.

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→  ottobre 14, 1999


Alcuni fondi di investi­mento inglesi e americani hanno scritto al Tesoro in merito alla vicen­da Telecom. Perché l’hanno fatto e in che veste hanno indirizzato la missiva? Non hanno certo scritto per invo­care l’uso della golden sha­re, sarebbe ben strano che tale richiesta venisse avanza­ta nel nome dei mercati e da parte di chi dei mercati si ritiene l’unico interprete; an­zi la personificazione. E poi i casi in cui il Governo si riserva il diritto di applicare la golden share sono stati de­finiti da un recente decreto, e da quello bisognerebbe partner per trovare le ragioni giu­ridiche volte a invocarne l’uso. Ma neppure avranno scritto per reclamare giusti­zia in nome di diritti di mino­ranze che sarebbero lese dal prezzo di concambio proposto.

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→  ottobre 6, 1999


Nella vicenda Telecom, tra polemiche a livello istituzionale, ro­venti dibattiti sugli organi di informazione, sanguinose tempeste in Borsa, due domande sono rimaste finora senza risposta: perché Olivetti ha varato il piano? qual è stata la causa che ha scatenato una reazione così imprevista e così violenta?

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→  aprile 18, 1999


L’OPA Olivetti sta diventando il reagente che, aggiunto alla soluzione, fa precipitare gli avvenimenti; le sue implicazioni ormai non riguardano solo più le due società interessate, ma politiche e assetti industriali italiani ed europei.

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→  gennaio 29, 1998


Rafforzare “la tutela del risparmio e degli azionisti di minoranza” e’ uno dei criteri indicati dalla legge che delega il governo a modificare la disciplina delle societa’ quotate. In apparenza l’OPA obbligatoria, in quanto assicura la parita’ tra tutti gli azionisti, risponde a questa indicazione. Al contrario invece proprio per tutelare gli interessi degli azionisti con piccole quote del capitale bisognerebbe eliminare l’obbligo dell’OPA.

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