Archivio per il Tag »nord«
→ dicembre 13, 2009
La fiducia nella società manca perché ci si rifugia nelle mura domestiche o viceversa? Un nodo che la politica non scioglie
«Cucine linde e cartacce per strada», università ovunque e figli fuori corso a casa fino a 35 anni. L’analisi di Alberto Alesina e Andrea Ichino sui valori che fanno perdere terreno all’Italia.
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→ agosto 22, 2009
C’è il fondato timore che il federalismo fasciale, nato per contenere le richieste, finisca addirittura per istituzionalizzarle. La lotta tra pianificatori e ricercatori
Qualche giorno fa, su Radio 3, parlandosi di Mezzogiorno, l’ospite della trasmissione invitava a non dimenticare il tributo di sangue che l’Unità d’Italia è costato alle regioni meridionali: a suo dire, oltre 600.000 morti, 50 comuni cancellati dalla carta geografica, il brigantaggio come movimento popolare di resistenza alla cultura dell’invasore; il conduttore sembrava condividere.
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→ agosto 19, 2009
da Peccati Capitali
Era un genio chi coniò l’espressione “gabbie salariali”: ha una tale valenza negativa che da allora è impossibile riproporle. Nessuno, tra l’altro, se lo sogna, almeno com’erano prima della loro abolizione nel 1968, cioè con salari predeterminati dal centro su base regionale. Nel settore privato, la differenziazione territoriale dovrebbe essere il risultato di una contrattazione aziendale, che lega il salario alla produttività. In realtà le cose sono meno semplici: la CGIL non ci sta, i salari d’ingresso sono comunque uguali a quelli del nord, il modello applicato alla realtà delle aziende meridionali produce una crescita dei salari molto appiattita.
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→ settembre 17, 1993
Mancano ancora elementi per valutare il pacchetto dei provvedimenti decisi ieri per Crotone; permangono non pochi interrogativi: le non meglio identificate iniziative che l’Eni ha tirato fuori dal cappello; la conferma dello specialissimo istituto della cassa integrazione retribuita al 100%; lo specifico indirizzo dei corsi di riqualificazione. E’ forse inevitabile che situazioni del genere vengano tamponate con un insieme di provvedimenti affastellati. Ma resta il gravissimo precedente di avere tollerato che la trattativa si svolgesse perdurando una situazione di illegalità; restano le parole di chi ha giustificato e di chi ha ignorato la degenerazione della proteste in violenza.
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