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Archivio per il Tag »mercato unico«

→  dicembre 5, 2012


Non tutto si può ridurre a previsioni politico-economiche, per quanto ottimiste.

Al culmine della crisi greca, in un lungo appassionato articolo sulla Frankfurter Allgemeine, Martin Walser dipinge come “uno scenario di orrore” quello di un’Europa senza euro; cita Hölderlin, per mostrare come il suo tedesco trovi naturale espressione nella purezza della metrica greca. Questo per dire che non tutto si riduce a previsioni politiche, analisi economiche, tassi d’interesse: perché i fatti economici sono influenzati dalle opinioni degli uomini, e il futuro dei paesi è determinato dalle loro visioni.

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→  febbraio 17, 2000


In Europa sono diventato liberale. « Quando a ventitré anni scappai dal Cile di Pinochet, ero socialista in po­litica e marxista in economia. Oggi, da li­berale, dico che senza rispetto dei diritti civili e politici non c’è libertà. Ma per ga­rantire lo sviluppo e la libertà ci vuole il mercato. E perché il mercato funzioni bi­sogna portarlo a chi ancora non ce l’ha. Per questo serve un mondo economicamente più integrato e aperto. E per questo com­batto i catastrofisti che nella globalizza­zione vedono una doppia tragedia: la fine del lavoro nei paesi avanzati e lo sfrutta­mento dei paesi poveri». Mauricio Rojas condensa in questo suo biglietto da visita il senso della sua ultima fatica, quel volu­me Perché bisogna essere ottimisti sul fu­turo del lavoro (pubblicato da Carocci edi­tore) che non solo confuta, dati alla mano, le obiezioni di famosi critici della globa­lizzazione come Jeremy Rifkin e Vivianne Forrester, ma che oggi costituisce un ma­nuale per uscire dalle secche in cui si è cacciata la Wto dopo Seattle.

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