→ febbraio 3, 2004
Lettera del Sen. Debenedetti al Corriere
Alberto Ronchey sul Corriere di sabato (“La doppia Italia degli antagonismi”) rilancia al centro sinistra l’accusa di non aver saputo, nel quinquennio in cui è stato al governo, risolvere il conflitto di interessi di Silvio Berlusconi.
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→ dicembre 17, 2003
La legge Gasparri
Una strategia collaudata: prendere un obbiettivo condivisibile e torcerlo a vantaggio degli interessi del Presidente del Consiglio. E’ stato così per falso in bilancio e mandato di cattura europeo, per Cirami e Schifani. Così doveva essere per la Gasparri. L’obbiettivo: la crescita di un fondamentale settore industriale, allargando il campo oltre il duopolio collusivo che da vent’anni occupa il centro della politica italiana, e usando le nuove tecnologie digitali.
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→ luglio 29, 2003
Valutazioni. L’amaro verdetto degli analisti
RAI e Mediaset hanno, in prima approssimazione, la stessa audience. Hanno circa le stesse entrate, ma metà di quelle della RAI sono garantite fino al 2015: infatti la legge Gasparri assegna alla RAI per 12 anni il servizio pubblico e quindi il canone. Quanto al patrimonio, gli impianti RAI non sono certo inferiori a quelli del concorrente, e il suo archivio storico è sterminato. Il marchio RAI è entrato nella casa di tutti gli italiani oggi viventi fin dalla loro infanzia, il suo nome é sinonimo di informazione e di intrattenimento.
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→ aprile 29, 2002
Franco Debenedetti interviene al Forum di Kataweb: “Che fare della Rai?”
Che sia necessario procedere a una riforma complessiva del sistema televisivo è evidente: da un lato per ragioni di pluralismo; dall’altro per ragioni di sviluppo industriale del settore dei media. La situazione attuale, con il duopolio bloccato RAI – Mediaset non garantisce il pluralismo e frena lo sviluppo. Sulla diagnosi sono d’accordo in tanti: a parole.
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→ febbraio 25, 2002
Questione Rai
E adesso privatizziamo la RAI. Altri esprimeranno i loro giudizi e le loro valutazioni sui nomi che i Presidenti di Senato e Camera hanno designato per il CdA RAI. Ma su una cosa credo che tutti, probabilmente a partire dagli stessi interessati, concorderanno: non è stata una vicenda esaltante.
E non si venga a dire che è il frutto anomalo di circostanze eccezionali. Al contrario: questo è il risultato , magari parossistico, di contraddizioni che sono alla radice stessa del nostro sistema delle TV. Bisogna cambiare regime, bisogna privatizzare la RAI: è molto significativo che un’indicazione in questo senso sia venuta dal presidente del Senato all’atto delle nomine.
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→ febbraio 2, 2002
Intervista di Dario Di Vico
«Al prossimo consiglio di amministrazione della Rai va affidato un mandato esplicito di studiare e mettere a punto un progetto di privatizzazione della tv di Stato. Questo è il modo per fare un passo in avanti e lasciarsi alle spalle dibattiti puramente ideologici». Il senatore diessino Franco Debenedetti sta seguendo con attenzione lo sviluppo del dibattito sugli assetti del sistema radio-televisivo e pensa che la sinistra debba avere l’ambizione di giocare un ruolo attivo nel processo di privatizzazione.
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