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→  settembre 6, 2012


Se la polis europa non trova in sé la determinazione a cambiare, non c’è politica eccezionale che tenga per salvare l’euro.

L’euro è una moneta senza stato. Le misure atte garantire un’unica politica monetaria sono eccezionali. L’euro non ha avuto pieno successo in quanto polis. Queste affermazioni di Mario Draghi nel suo articolo – intervista a Die Zeit del 30 Agosto offrono spunto per considerazioni, rispettivamente, sulle attuali difficoltà dell’euro, sugli strumenti con cui si pensa di risolverle, sui problemi a cui così si va incontro.

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→  agosto 3, 2012

Intervento di Franco Debenedetti al programma Partita Doppia, della CNBC, sull’attuale crisi economica europea.

→  giugno 1, 2011


Come pochi giorni fa l’applauso scrosciante di Confindustria, anche quello che ieri all’assemblea di Banca d’Italia ha accolto le ultime “considerazioni finali” di Mario Draghi, esprimeva, oltre agli auguri, la soddisfazione e l’orgoglio per la sua nomina al vertice della BCE.

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→  marzo 18, 2009

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Nell’incertezza, meglio la “good bank” della “bad bank”

“E’ evidente che definire il perimetro degli asset tossici debba essere una operazione preliminare rispetto alla creazione di una bad bank. Nell’incertezza della dimensione del buco, sarebbe piuttosto da proporre l’altra soluzione, cioe’ la ‘good bank’, che e’ parente stretto di una procedura fallimentare”.

Franco Debenedetti, ex senatore ed economista, commenta con queste parole, interpellato dall’ADNKRONOS, l’ipotesi della creazione di una bad bank rilanciata dall’ex co-amministratore delegato per l’Europa di Lehman Brothers, Riccardo Banchetti, in un’intervista a ‘Il Sole 24 ore’.

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→  giugno 1, 2006

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Mario Draghi, o della chiarezza.
E’ anche grazie alla chiarezza con cui ha svolto le sue considerazioni finali, alla coerenza tra stile di retorica politica e propositi enunciati che le sue osservazioni sono apparse oggettive e incontrovertibili le sue indicazioni. Inevitabile il paragone con il discorso politico, tra eccitati comizi da un lato e voci opache o dissonanti dall’altro.

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→  febbraio 23, 2006

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da Peccati Capitali

Evitare il protezionismo «alla Fazio» senza favorire gli «invasori» stranieri: ecco la sfida per il nuovo capo della Banca d’Italia

Il primo obbiettivo, ricostituire il capitale di credibilità di Banca d’Italia, Mario Draghi l’ha centrato con poche mosse: gli averi apportati a un blind trust, l’astensione per non coinvolgere la Banca in polemiche su conflitti di interesse, un codice etico, chiusura di antiche controversie. E la bandiera al balcone. Il secondo, ricostituire il capitale umano, richiederà tempi lunghi: in Via Nazionale, se non dal vertice, si entra solo dal basso. Erano questi gli obbiettivi di quelli per cui la priorità era il mandare a casa Fazio: a Draghi è stato facile accontentarli.

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