→ agosto 23, 1993
La Volkswagen aveva avuto un pessimo 1992, perdeva circa 400 marchi per ogni Golf venduta. Per cercare di ribaltare la situazione, era stato nominato presidente il capo della divisione Audi, Ferdinand Piech. Fu lui a reclutare, quale responsabile dei metodi di produzione e degli acquisti, un ingegnere basco un po’ eccentrico mosso da feroce determinazione, José Ignazio López, all’epoca capo degli acquisti della General Motors.
Cominciava così un «giallo industriale». tanto appassionante quanto inquietante, tutt’altro che concluso, che può farci riflettere, anche in Italia, sulle finalità e i metodi di gestione di un’impresa.
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→ marzo 13, 1993
È possibile essere corrotti col proprio denaro? E’ possibile che un manager corrompa il proprio azionista?
Sembra assurdo, ma è, ridotta ai minimi termini, la situazione che emerge dagli scandali che stanno coinvolgendo Nuovo Pignone ed Eni. Una società, per vedersi assegnare un lavoro dall’amministrazione dello Stato, paga una tangente non con i soldi di un terzo privato, ma con gli stessi soldi dello Stato: lo sdoppiamento dei ruoli e degli interessi tra Stato e partiti risulta qui particolarmente evidente; rubare per il partito risulta, come è, ancora più grave che rubare per sé. Ma il fatto si presta a considerazioni più vaste sul ruolo che le partecipazioni statali hanno avuto nel determinare la presente situazione.
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→ febbraio 28, 1993
La vasta categoria di imprese, invece di dedicarsi a fare il proprio mestiere, quello cioè di organizzare i fattori della produzione per svilupparsi ed affermarsi sui mercati, avrebbe corrotto un potere politico ad essa omogeneo, spartendosi il mercato fuori da ogni regola di concorrenza e lucrando indebiti profitti da scaricare sulla collettività.
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