→ marzo 20, 2011
di Alberto Mingardi
Minogue rilancia la battaglia contro le pretese della politica
In inglese, “liberalism” è una parola ambigua, evoca una certa tradizione politica e il suo contrario. Già Schumpeter notava che ad appropriarsi dell’etichetta erano stati proprio i più accesi nemici del libero mercato. Per Giovanni Sartori, “un liberale americano non sarebbe chiamato liberale in nessun Paese europeo; lo chiameremmo un radicale di sinistra”. Nel 1963, Kenneth Minogue provò a dare un senso a questa polisemia in un libro che è un piccolo classico, “The Liberal Mind”, ora meritoriamente tradotto per i tipi di Liberilibri.
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→ febbraio 23, 2006
Liberale da sempre, Franco Debenedetti non confluirà di certo nella Rosa nel Pugno.
Però i dubbi sono legittimi: ultimo sintomo, la «scomunica» della Cgil nei confronti di Ichino.
«La condanna stalinista inflitta a Ichino è di fonte sindacale, non politica. Ma non mi nascondo dietro a un dito, non è un caso isolato. Mi pare difficile ignorare le ragioni di rinuncia alla candidatura di Michele Salvati o Piero Ostellino».
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→ aprile 2, 1996
«Liberisti battete un colpo», ha chiesto «Il Sole 24 Ore» del 27 marzo, traendo spunto dalla «liquidazione impropria sotto l’urgere del crack» predisposta dal Tesoro per il banco di Napoli. Interrogandosi, alla fine, su quale sarebbe stata la posizione del Polo e dell’Ulivo di fronte alla vicenda, paradigmatica del perdurate dei salvataggi pubblici a fronte di disastri pubblici.
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