→ febbraio 17, 2022
Al direttore.
Abbiamo corso il rischio di diventare prigionieri del green pass, scrive Susanna Tamaro sul Corriere del 16 febbraio. Infatti non è potuta entrare in un negozio dove voleva comperare un paio di scarponcini da montagna, avendo il documento scaduto da un giorno: ma se sono scaduti, neanche con la patente si può guidare né col passaporto espatriare. Si scandalizza per lo spreco di denaro pubblico perché forze dell’ordine inseguono cardiopatici in passeggiata pei boschi senza mascherine: roba da segnalare per la spending review. Io avevo 87 anni quando è arrivato il Covid: mi ha portato via, nella più ottimistica (?) previsione, il 20 per cento della mia aspettativa di vita sociale. Finché è arrivato il green pass. Grazie alle norme che ne impongono il controllo, ho ricominciato ad avere vita di relazione, treno, teatri, convegni, ristoranti, amici, in (relativa) tranquillità. Altro che prigionieri, il green pass ci ha resi liberi: liberi di fare vita sociale, liberi dalla paura. Liberi di andare là dove ci porta il cuore.
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→ gennaio 21, 2022
Al direttore.
La somma delle percentuali di chi vorrebbe Draghi al Quirinale e di chi lo vorrebbe a Palazzo Chigi è probabilmente 100: e ciò che secondo me li accomuna è che tutti considerano il prestigio e l’autorevolezza che ha accumulato nei vari incarichi ricoperti nella sua vita, come il valore che ci protegge dalle nostre debolezze, a partire dal debito. Ma allora dovrebbe essere evidente che questo lo si ottiene meglio dal Quirinale per sette anni piuttosto che da Palazzo Chigi in 14 mesi di prevedibile campagna elettorale. E poi, in un caso e nell’altro, a quali condizioni?
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→ gennaio 15, 2022
Al Direttore.
Se al Quirinale non ci va Draghi, perché i partiti non vogliono, e non resta Mattarella, perché non vuole lui, ci andrà qualcuno con cui non si ristabilirà l’intesa tra i due, che è stata alla base di questo Governo. La situazione in cui vive il Paese – Covid, inflazione, necessità di fornire sostegno a famiglie e settori in difficoltà – impone decisioni che i partiti troveranno impopolari. Premessa maggiore: i partiti vogliono Draghi a palazzo Chigi per sfruttarne il prestigio, mentre nella sostanza lo arrostiscono a fuoco lento. Premessa minore: Draghi è troppo accorto, saprà evitare che qualcuno faccia finire male il suo curriculum stellare. Conclusione del sillogismo: il solo modo per non perdere Draghi è mandarlo al Quirinale.
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→ dicembre 31, 2021
Al direttore.
Affido a lei questo messaggio per i No vax. Vaccinatevi, vaccinatevi tutti! Ci andrà almeno un anno prima che il telescopio Webb inizi a mandare segnali, diversi anni prima che spinga un po’ più indietro la nostra conoscenza di cosa accadde dopo il Big Bang, e che sveli se sugli esopianeti c’è un’atmosfera atta a supportare una vita. E volete correre il rischio di morire prima di saperlo?
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→ dicembre 30, 2021
Al direttore
Quale danno causano i No vax? Intendendo coloro che non vogliono farsi vaccinare, esclusi quindi coloro che per comprovati motivi sanitari non possono farlo. Trasmettono il contagio: lo fanno anche i vaccinati, ma l’esperienza tedesca dimostra che i No vax contribuiscono in modo sproporzionato alla diffusione del contagio. Aumentano il carico sugli ospedali, perché sono la maggioranza di quelli che si devono ospedalizzare, e che sono ricoverati in terapia intensiva. Con danno economico per tutti i contribuenti, ma soprattutto con danno sociale per i pazienti con altre patologie che non vengono ricoverati.
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→ dicembre 21, 2021
Al direttore.
Davvero un “pazzo girotondo” quello tra ministri e governatori, a cui avete chiesto un libro letto da consigliare. Di 25, non uno che abbia indicato il libro dell’anno, “Crossroads” di Jonathan Franzen. E allora: tutti giù per terra! Un caro saluto.
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