→ giugno 30, 2015
Al direttore.
Per il senatore Mucchetti, in “singolar tenzone” col professore Giavazzi, sarebbe stato “il duopolio Rai-Mediaset che in Italia ha imposto di non avere la tv via cavo”. In realtà, alle prime prove, la tv via cavo venne, letteralmente, abbattuta al suolo: la legge 14 aprile 1975 numero 103 consente al solo concessionario di stato la posa di ogni e qualsiasi rete di telecomunicazione; qualche apertura ai privati doveva venire dal decreto legislativo del 22 marzo 1991 numero 73, del quale però il ministero mai redasse il regolamento attuativo. Cioè non abbiamo la rete via cavo perché poteva posarla solo la Stet: che ritenne bene non posarla. Poco prima, il presidente della commissione Attività produttive del Senato, senatore Mucchetti, aveva affermato: “La Telecom non ha fatto molto bene, l’Italia ha un’infrastruttura debole, l’azienda è molto indebitata, e fatica a andare avanti”. Dipendenti, clienti, azionisti, mercato, siete avvertiti, non dite poi che non ve l’avevan detto: autorevolmente.
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→ marzo 10, 2015
Caro Direttore,
“se non è zuppa è panbagnato” scrive Eugenio Scalfari (I benefici che Draghi procurerà all’Italia e a Renzi, La Repubblica 8 Marzo). La “zuppa” essendo gli eurobond, e il “panbagnato” quel 20% di bond dei singoli stati, che la BCE acquisterà senza la garanzia delle banche centrali, per un valore di 240 miliardi di euro.
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→ marzo 3, 2015
Caro Direttore,
oggi si tiene il Cdm nel quale il governo dovrebbe chiarire i contenuti del suo piano sulla banda larga, che molte perplessità ha destato, e nel merito delle voci che sono circolate, e sul metodo. Ci sono punti di contatto tra questa vicenda e quella RaiWays-EiTowers di cui il Ministro Padoan ha scelto di parlare nella sua intervista di domenica col Corriere. “Rientra nelle logiche del Governo – ha detto- verificare quali partecipate possano creare valore che serva ad abbattere il debito ed aumentare l’efficienza”. A dire il vero proprio la risposta che il mercato ha dato all’offerta su RaiWay, con l’immediato aumento dei valori delle aziende, sia quella soggetto sia quella oggetto dell’offerta, sta a dimostrare che la creazione di valore è possibile, non in astratto, ma proprio nel caso in esame. Questa risposta dovrebbe lusingarlo: nonostante fossero ben noti, sia il vincolo del 51%, sia, come dire?, le sensibilità politiche che vengono eccitate alla sola ipotesi di una trattativa tra un’azienda di Silvio Berlusconi e il Governo ( e non solo), il mercato evidentemente condivide gli obbiettivi di fondo del Governo, e crede che li raggiungerà, superando sia paletti posti in fase di quotazione di RaiWays, sia ostracismi pregiudiziali.
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→ gennaio 6, 2015
Al direttore.
“Se avessero messo Alan Turing in un sanatorio per froci – scrive l’elefantino del lunedì – oggi saremmo tutti sudditi del Terzo Reich, molto probabilmente”. Tutti? Non lo misero in un sanatorio prima, ma dopo, in un’aula di tribunale e in un ambulatorio medico: erano, a tutti gli effetti, “sudditi del Terzo Reich”. Molto volontariamente.
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→ novembre 21, 2014
Caro Dago,
e voi pensate che uno come me, per far sapere a chi lo ignorasse che ha una casa a Dobbiaco, se ne va nelle Langhe vestito alla tirolese?
Vi perdono solo perché mi avete scambiato con l’amico Paolo Pejrone, il grande architetto di giardini, lui si elegantissimo nel suo vestito tirolese bordato di rosso.
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→ luglio 2, 2013
Al Direttore.
Elkann inelegibbile!