Una sinistra disattenta
Sarebbe logico attendersi che fossero proprio i sindacati e i partiti politici vicini al mondo del lavoro i più pronti a seguire la tendenza alla “smaterializzazione” dell’economia, quella per cui nel prodotto globale aumenta la quota dei servizi rispetto a quella dei beni, e, in questi, il valore della componente “di scambio” rispetto a quella “d’uso”. E che quindi sindacati e partiti politici si facessero più pronti a individuare e più attenti a valorizzare le componenti nuove e “ricche” delle prestazioni lavorative, per farle emergere anche nell’area dei servizi a basso valore aggiunto: i luoghi di alienazione degli attuali “tempi moderni”.
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