→ dicembre 9, 2004

La polemica con Angelo Benessia
Chissà che anno era quando il gerarca sovietico in giro per l’America, di cui racconta Angelo Benessia («Tv pubblica e futuro», La Stampa di ieri), trovò che radio e televisioni erano d’accordo sulle questioni più importanti. Certo non poteva essere all’epoca della guerra in Corea, non in quella delle marce per i diritti civili di Martin Luther King, non all’epoca delle rivolte di Berkeley, non in quella del Vietnam, e neppure all’epoca del Watergate, e neanche in quella di Wade vs. Roe: tutte questioni che hanno appassionato e lacerato l’America.
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→ dicembre 7, 2004

Rai privata e novità del digitale terrestre
Due cose dice il Presidente dell’Antitrust a proposito della vendita al pubblico di azioni della RAI: primo, che resti tutta pubblica la società con obblighi di servizio pubblico e si metta in Borsa solo la parte a carattere commerciale finanziata dalla pubblicità; secondo, che per quest’ultima si definiscano regole di corporate governance che garantiscano un effettivo controllo dell’operato del management.
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→ novembre 29, 2004

La prima istintiva reazione alla notizia che l’operazione del San Paolo con Dexia era andata a monte, é stata di delusione. Lo é stata per me, credo lo sia stata per la maggior parte dei torinesi.
La prima istintiva reazione alla notizia che l’operazione del San Paolo con Dexia era andata a monte, é stata di delusione. Lo é stata per me, credo lo sia stata per la maggior parte dei torinesi. E mi sono chiesto perchè. Perchè essere delusi di una storia di cui in fondo per ora conoscevamo solo il titolo ma non la trama, di un affare di cui conoscevamo i contorni generali ma non i valori economici in gioco?
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→ novembre 11, 2004

di Luca Savarino
Non si può sconfiggere il terrorismo con le argomentazioni di una «guerra santa»
La guerra di Osama Bin Laden all’Occidente è una guerra fisica e metafisica, reale e simbolica: una guerra all’America e all’idea dell’America e dell’Occidente che essa rappresenta. Agli occhi dei terroristi, l’11 Settembre assumeva il carattere di una palingenesi, di un evento di purificazione e rinascita: l’attacco alle Torri Gemelle intendeva far rivivere un mito antico, il mito della distruzione della città del peccato, la Nuova Babilonia, simbolo del vizio e del materialismo americani, del dominio imperiale e capitalistico.
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→ novembre 10, 2004

Cosa si cela dietro l’ambigua formula
Per gli “atei devoti”, secondo l’espressione di Nino Andreatta, ribaltata da Giuliano Ferrara, il George W. Bush che ha vinto le elezioni è sia il “born again”, che mobilita il voto dell’America profonda, religiosa e integralista, sia il “commander in chief”, la guida che garantisce al paese sicurezza, e non esita nella lotta contro il terrorismo. La fede del convertito come il fondamento necessario alla fermezza del capo di una nazione in armi.
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→ novembre 4, 2004

Il trionfo del “nemico”
“Se fossi americano”: potrebbe essere il nome del gioco a cui, molti in Italia, moltissimi in Europa, si sono per mesi appassionati. “…voterei per Kerry”: ne era l’ovvia continuazione. Qualcuno, ed erano parlamentari italiani, e non solo per gioco, vi aveva perfino immaginato un seguito: “…e chiederei a Nader di ritirarsi”.
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