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→  settembre 17, 2012


di Alessandro Penati

Qualche settimana fa, Bill Emmott, ex direttore dell’ Economist, ha dichiarato sull’ Espresso: «La principale domanda che gli investitori stranieri hanno posto per un decennio è stata: perché gli italiani votano Berlusconi? La domanda che si pongono ora è: perché Sergio Marchionne, che a Detroit è considerato un eroe, è così detestato in Italia?». Un quesito ancora più rilevante dopo il j’ accuse di Della Valle: non tanto per il gesto o per gli argomenti dell’ accusa pubblica, quanto per l’ attenzione che ha ricevuto. Gli stranieri attribuiscono tanta importanza a Marchionne, secondo Emmott, perché «la diffusa opinione negativa che in Italia si ha sulla sua persona, in particolare tra i media delle èlite, per i tedeschi, britannici, e americani è il sintomo di qualcosa che potrebbe dimostrarsi molto pericoloso: che agli italiani non interessi veramente la crescita economica».

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→  settembre 15, 2012


di Alessandro Penati

Il fondo Salva-Stati (Esm) viene presentato come un passo fondamentale per superare la crisi dell’ euro. Per questo si è atteso con ansia il sì della Corte Costituzionale tedesca. Ma a guardarlo con attenzione, l’ Esm sembra (per quanto sia incredibile) un veicolo di finanza strutturata, analogo a quello delle cartolarizzazioni che hanno innescato la crisi finanziaria negli Usa. Da qui, i dubbi sulla sua reale efficacia.

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→  luglio 28, 2012

di Tito Boeri e Luigi Guiso

E’ come se avessimo infranto un tabù. Nel momento più acuto della crisi del debito il ministro dell’Economia, incurante del potenziale conflitto di interessi, si è affrettato a scrivere un’accorata difese delle fondazioni bancarie in risposta alla nostra lettera aperta.

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→  luglio 23, 2012


di Vittorio Grilli

Caro Direttore, sul giornale di martedì scorso i professori Boeri e Guiso mi hanno indirizzato una lettera aperta, e mi hanno rivolto alcune domande sulle fondazioni bancarie, prendendo spunto da una mia valutazione positiva sul loro operato, espressa durante un recente seminario, e da uno studio sulle fondazioni, pubblicato da Mediobanca lo scorso maggio. Itemi toccati sono di sicuro interesse e attualità e non intendo quindi sottrarmi alla discussione. Boeri e Guiso mi chiedono anzitutto su quali basi io abbia espresso il mio giudizio positivo sull’operato delle fondazioni bancarie.

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→  luglio 17, 2012


di Tito Boeri e Luigi Guiso

Caro ministro Grilli, tre settimane fa a un seminario a Predazzo lei ha espresso un giudizio molto positivo sull’ operato delle fondazioni bancarie e sulla guida loro offerta dall’ Acri, l’ Associazione che le riunisce («le fondazioni sono rigorose e solidali al tempo stesso e, grazie alla leadership di Guzzetti, hanno capito che devono lavorare insieme»).

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→  giugno 24, 2012

di Eugenio Scalfari

C’è stato a Roma venerdì scorso il “quadrilatero” dei premier di Germania, Francia, Italia e Spagna. Tema: la sorte dell’euro e dell’Europa.

Ma c’era stato qualche giorno prima a Ginevra un incontro di banchieri e industriali sullo stesso tema. Tedeschi, italiani, olandesi, spagnoli, inglesi, il fior fiore dell’economia reale e finanziaria. Spero che i lettori capiranno perché dò la precedenza al “meeting” di Ginevra: registra in modo più autentico lo stato d’animo degli operatori, dei risparmiatori, della cosiddetta borghesia produttiva. Come era facile prevedere, i tedeschi ragionavano in modo completamente diverso da tutti gli altri e  -  questo è stato il fatto più rilevante di quel “meeting”  -  non sembravano affatto preoccupati di quanto sta accadendo in Europa e nel mondo. Le loro tesi si possono sunteggiare sui seguenti punti:

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