→ giugno 18, 2003

Lettera a La Repubblica
Caro Direttore,
l’opposizione è unita nel denunciare il progressivo controllo del Governo sulla Rai: l’ oligopolio televisivo assomiglia sempre più a un monopolio. C’è chi vi vede una minaccia allo sviluppo di un settore vitale per l’economia, chi un pericolo per il pluralismo, chi i prodromi di un regime. Gli accenti sono diversi, ma il problema e’ unico. E va risolto.
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→ luglio 16, 2002

La risposta all’articolo di Marco Travaglio (La Repubblica – 13 luglio 2002)
Caro Direttore,
“Date un partito a Debenedetti”, chiede Marco Travaglio (Stoccata e fuga, La Repubblica del 13 Luglio). Il partito a cui sono iscritto c’è, sono i DS. Non c’è, formalmente come partito, l’Ulivo, nel cui nome ho conquistato il seggio al Senato.
C’è invece lo spazio per il partito di una sinistra moderna, che governi il Paese guardando alle libertà e agli interessi degli individui.
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→ maggio 24, 2002

Il Senatore risponde a Michele Salvati
La crisi Fiat non è sistemica, comune cioè all’intero settore industriale in cui opera, e neppure conseguenza di comportamenti dolosi o criminali come nel caso Enron: é’ una crisi dovuta a decisioni manageriali. Su questo sono assolutamente d’accordo con Michele Salvati. Ma, per discuterne, egli deve fare un premessa “ideologica”: nel capitalismo ci sarebbero “ragioni di illegittimità”, “ragioni profonde intimamente legate a quelle che ne assicurano la straordinaria efficacia nel produrre benessere”; esse discendono dalla proprietà, dato che questa conferisce ad alcuni il potere di prendere decisioni di cui molti pagheranno le conseguenze. Dissento radicalmente.
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→ luglio 7, 2001

Intervista di G.D.M.
«È un errore infilarsi in un coacervo di contraddizioni com’è quello rappresentato dal popolo di Seattle. Questa non è politica, è solo turismo antiglobalizzazione». L’adesione della Quercia alla manifestazione di sabato del Genoa social forum non convince il senatore diessino Franco Debenedetti.
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→ giugno 13, 2001

Dell’appello contro la faziosità in campagna elettorale, che firmai sul Foglio in marzo, insieme ad Augusto Barbera, Luciano Cafagna, Paolo Mieli e Michele Salvati, ritorna parlare Mario Pirani (Il Cavaliere e la Giustizia, La Repubblica, 9 Giugno). Pirani premette che lui pure rifiuta la tesi secondo cui la vittoria di Berlusconi sarebbe una minaccia per la democrazia in Italia, ci tiene a distinguersi dai demonizzatori; ma accusa coloro che a elezioni avvenute ribadiscono i temi di quell’appello, di essere degli ingenui che si fanno abbindolare dal pifferaio Berlusconi dimenticando “alcune macroscopiche contraddizioni personali del candidato premier [che] confliggono con principi e nonne di uno stato liberale”.
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→ maggio 10, 2001

Intervista di Paolo Griseri
Aver raggiunto «il risanamento economico garantendo al tempo stesso la crescita del paese e il mantenimento della coesione sociale» è un fatto «molto positivo che illumina la legislatura appena conclusa». Franco Debenedetti, senatore uscente e nuovamente candidato dall’Ulivo nel collegio di Torino Centro, rivendica con orgoglio i risultati ottenuti dai governi di centrosinistra e promette agli elettori di «continuare a lavorare in Parlamento per sciogliere i nodi che rallentano la crescita dell’Italia».
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