→ aprile 9, 2004
Chi rema contro la soluzione della crisi irachena
Il peggio sarebbe se il caos in cui sta precipitando l’Iraq avesse l’effetto di dividere e contrapporre ancor di più l’Occidente contro l’Occidente. Mentre invece ci sono considerazioni su cui dovrebbe essere facile, perfino ovvio, concordare.
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→ marzo 23, 2004
L’occidente deve combattere il terrorismo
Quanti cartelli ieri a Roma e nei cortei pacifisti chiedevano a Chirac e a Schroeder di aiutare a “imboccare strade nuove che siano politicamente gestite dall’ONU”, come sintetizza Barbara Spinelli sulla Stampa di ieri? Eppure è da loro che in primo luogo dipende questa possibilità: Bush non vi si opporrebbe, i timori di Kofi Annan cadrebbero di fronte a un comando unificato che desse garanzie di efficienza. Un anno fa, la minaccia di veto di Jacques Chirac ha bloccato la strada multilaterale. E oggi?
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→ marzo 19, 2004
L’occasione della sinistra italiana
Contro il terrorismo, la prima cosa da tenere in mente é che sempre, nei ricatti, cedere una volta significa cedere sempre. Oltretutto, la menzogna per cui Aznar é stato punito non è di aver nascosto la matrice islamica della strage, ma di aver addossato la colpa all’ETA, sfruttandola ai fini di una campagna elettorale che era stata combattuta sulla contrapposizione tra i socialisti “federalisti” e i popolari “centralisti”. Sull’Irak, Zapatero aveva sfilato con Aznar.
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→ febbraio 21, 2004
“Chiedi un voto di pace”: ho ricevuto centinaia di mail con questo identico appello. Come i miei colleghi; e come era già successo nel 2003.
“Chiedi un voto di pace”: ho ricevuto centinaia di mail con questo identico appello. Come i miei colleghi; e come era già successo nel 2003. Come allora, risponderò individualmente a tutti. Ma questa volta intendo anche rispondere pubblicamente, dalle colonne dell’Unità. Questo perché la situazione é radicalmente diversa da allora: in Irak e in Italia.
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→ marzo 21, 2003
Iraq, guerra e pace
Alla vigilia dell’inizio delle operazioni militari in Irak, dopo mesi di discussioni, dopo centinaia di manifestazioni, il dibattito in Parlamento fotografa un paese dove maggioranza e opposizione, violentemente contrapposte nell’analisi del passato, concordano in modo quasi imbarazzante sulle decisioni da prendere quanto all’uso delle basi militari. Ma entrambe senza un’idea di politica estera.
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→ marzo 11, 2003
Guerra all’Iraq e crisi dell’Onu
Nessuno, tra i commentatori che analizzano le ragioni contro la guerra, o tra i governanti che cercano di conquistare voti all’ONU contro la guerra, nessuno è disposto a scommettere sulla possibilità, giunti a questo punto, di evitarla. Anche i cittadini che manifestano contro la guerra ne sono in cuor loro convinti.
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