→ settembre 29, 2003

La notte del black-out – Intervista al Senatore Franco Debenedetti
Nuove centrali sono necessarie, le liberalizzazioni vanno portate a termine, la privatizzazione dell’Enel pure. Ma quello che è accaduto non ha niente a che fare con questi problemi. Franco Debenedetti, senatore DS, spiega le ragioni tecniche del black out, ma ne trae anche conseguenze politiche: il Governo non ha più la percezione della realtà del Paese.
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→ settembre 22, 2003

La finanza internazionale a due anni dal caso Enron
Senatore Franco Debenedetti, che scandalo lo stipendio del presidente del New York Stock Exchange, mentre milioni di americani hanno visto i loro risparmi andare in fumo!
«Il caso Grasso non va confuso con gli scandali. Quella era una frode. Qui invece a Grasso non si addebitano reati o condotte riprovevoli. A un certo punto, il suo stipendio è risultato eccessivo, scandaloso rispetto a quanto la comunità degli affari e il pubblico ritengono giustificabile. E questo anche se i 1363 soci del Nyse sono soddisfattissimi dell’operato di un uomo come Grasso che ha ottenuto risultati molto positivi nella fase di crescita e ha contenuto la crisi dopo l’11 Settembre».
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→ settembre 10, 2003

A sostegno delle ragioni di Prodi si schierano due importanti senatori ds: Franco Debenedetti e Stefano Passigli.
L’AIUTO A MILOSEVIC – «La situazione in Serbia era complessa; – spiega Debenedetti – erano anche in gioco interessi politici e industriali di vari Paesi europei e degli Usa.
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→ settembre 4, 2003

Intervista a Il Corriere della Sera
“Privatizzazione totale della Rai” – Franco Debenedetti non ha dubbi: il centrosinistra per riformare il sistema della comunicazione deve partire da lì. Il senatore ds sottolinea di parlare “dal punto di vista di quella che Angelo Panebianco ha chiamato sinistra democratica e riformista”. E aggiunge: “Volenti o nolenti il problema Rai è cruciale. Le scelte vere sono quelle, il resto ne discende”.
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→ ottobre 11, 2002

Intervista di S. Riz.
«Che ci voglia un’integrazione industriale, lo hanno detto tutti. Che il piano della Fiat debba essere credibile è ovvio». E dopo queste considerazioni, il senatore Franco Debenedetti si pone una domanda: «Ma con chi va discusso il piano?».
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→ ottobre 4, 2002

Intervista di Simone Collini
Senatore Franco Debenedetti, lei ha votato la mozione presentata dalla Margherita, in dissenso dal gruppo Ds, perché?
«L’ho fatto per ragioni di continuità e di discontinuità: continuità con la collocazione internazionale del nostro paese, compresa la nostra adesione all’alleanza contro il terrorismo e il voto di un anno fa; e considerazione delle discontinuità verificatesi da allora».
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