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→  gennaio 22, 2004

il_riformista
Nanismi

Qual è la linea che separa la fisiologia dalla patologia? E’ naturale che del caso Parmalat a calamitare l’attenzione, dell’opinione pubblica come di politici e studiosi, siano gli aspetti patologici. Ma anche nei sistemi sociali ed economici, così come negli organismi, non sempre le patologie sono riconducibili a shock esterni, più sovente a degenerazioni, magari latenti per anni.

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→  dicembre 24, 2003

il_riformista
Riforme – L’iniziativa di Tremonti è opportuna

La somma dei disastri Bipop, più Cirio, più Parmalat, più Myway, più altre minori, è per l’Italia assai di più, in proporzione al PIL, della somma delle Enron più Worldcom per gli USA. Il crollo di fiducia provocato da Parmalat investe non solo il mondo industriale, ma tutto il Paese: oggi il Financial Times indica un rischio non solo delle obbligazioni delle nostre imprese, ma del debito sovrano della Repubblica.

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→  dicembre 5, 2003

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Dall’Ecofin all’Opa, l’asse franco-tedesco rimette in discussione il decennio liberista

Posto che l’ideale sarebbe la concorrenza tra monete, una moneta unica è il second best se serve ad assicurare l’indipendenza della banca centrale emittente dai governi: questa la conclusione di un dibattito sull’euro della Mont Pelerin Society nell’agosto del 1996 a Vienna.

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→  novembre 21, 2003

il_riformista
Proposte. Ho depositato un disegno «linguistico»

Molte leggi iniziano con la definizione dei termini che verranno usati nell’articolato. Alcune leggi limitano l’uso di parole che servono a connotare prodotti o produttori. Non so se esista una legge che definisce il significato di una parola: è quello che fa il disegno di legge che ho presentato in Senato e che disciplina l’uso della parola privatizzazione in documenti che sollecitano il pubblico risparmio.

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→  ottobre 23, 2003

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Come intercettare il vento che spinse Berlusconi

Come saremo, come dovremo essere nel 2006? E’ una domanda vera, non una domanda di assunzione nel cantiere dove si lavora alla strutturazione del partito e della coalizione in vista di quel traguardo. Avremo, nel 2006, la capacità di intercettare la richiesta di modernizzazione, e di darvi una risposta? Perché questa é, se non la ricetta sicura per vincere le elezioni, di certo quella che più le si avvicina.

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→  agosto 13, 2003

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b>Lettera ad Antonio Polito, direttore de Il Riformista

Caro Direttore,

me lo lasci dire con la solita franchezza: più ci ripenso e meno sono d’accordo con il suo editoriale sulla sentenza IMI-SIR. La sua tesi è che quella è stata – se lo è stata – una vicenda di privati che comprano giudici grazie ai buoni uffici di “studi legali” provvisti delle necessarie conoscenze; una corruzione per così dire “ordinaria”, e quindi ancora più grave di Tangentopoli, questione invece politica, dove il finanziamento dei partiti era il fiume principale, e gli interessi privati i canali derivati.

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