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→  novembre 14, 1998


Al Direttore.

Come fare uscire le fondazioni dalle banche, per fare che cosa, come investire i proventi delle dismissioni; questi i tre temi da affrontare con la legge sulle fondazioni bancarie. Ecco come il Senato li ha risolti.

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→  settembre 29, 1998


Al direttore.

La ragione per cui la finanza non può essere confusa can la “roulette globale” (Il Foglio del 26 settembre) sta nel fatto che solo per la roulette le probabilità di vincere o di perdere sono note con quasi assoluta esattezza: non c’è rischio. Il rischio è proprio ciò che distingue la roulette dalla finanza. I derivati rispondono allo scopo di eliminare certi rischi dalle attività economiche per ripartirli diversamente tra gli operatori. Non sono un’invenzione del “pensiero unico”: le opzioni sono descritte nel primo libro della Politica di Aristotele; i futures si chiamavano lettres de faire nelle fiere medievali e cho-ai-mai nel Giappone feudale.

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→  dicembre 4, 1997


“Blowing in the wind” cantava Bob Dylan alla presentazione di Wind, la joint-venture tra Enel, France Télécom e Deutsche Telekom: telefonia fissa, cellulare, Internet, per aziende e famiglie. I grafici illuminavano il futuro: otto milioni di utenti, diecimila posti di lavoro, 12.000 miliardi di investimento. Dodicimila miliardi: e chi li mette?

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→  agosto 7, 1997


Al Direttore

“Entra Franco Debenedetti fasciato in un vestito a forma di sigaro” (Il Foglio del 9): dopo un’estate austera e un recente addio all’avana, due ferite in un colpo solo! “La sera ha un suo ovvio romanticismo”: per l’illuminista, ancorché di rito scozzese, arriva il terzo colpo. Fortuna che a Cernobbio non c’ero: l’ho scampa­ta bella! Cordialmente.

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→  aprile 22, 1997


Al Direttore.

Credo fosse due anni fa, una calda giornata di sole. All’Università La Sapienza si dibatteva di liberalizzazione delle telecomunicazioni. E’ inaccettabile, sostenevo, che alla vigilia (fa fin tenerezza ripensarci!) del­la sua privatizzazione il monopolista pubblico si annetta anche il monopolio del cavo nelle città, e di I ì si conquisti l’ingresso nel settore te­levisivo. Lo sostenni con foga, tanto che Miro Allione, allora amministratore delegato di Stream, lasciò la sala indispettito. Se il suo suc­cessore Io sapesse avrebbe oggi un motivo in più per sorridere soddisfatto: Stet Telecom sta per concludere l’accordo che sancirà la sua entra­ta a vele spiegate nella televisione; non solo in quella via cavo, dove ormai più nessuno è in grado di contrastarla, ma in quella satellitare.

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→  febbraio 21, 1997


Al Direttore.

Che i governi di coalizione siano costretti a politiche di stop and go, tra sor­tite coraggiose e ritirate strategiche, è naturale. Ma nel caso nostro, dov’è il go?

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