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→  ottobre 31, 2023


Al direttore.

Per L. Spitzer, citato da Michele Battini nel suo “Il Socialismo degli imbecilli”, l’etimologia di Rasse, race, razza, va ricondotta al lemma generatio, largamente usato dai teologi nella Spagna di Isabella la Cattolica. Era infatti la soluzione, codificata poi negli statuti della limpieza de sangre, per definire e classificare chi fosse ebreo sulla base della discendenza: gli ebrei erano una generatio nella quale tutte le colpe e in particolare la macula del deicidio sarebbe passata da padre in figlio attraverso le qualitates sanguinis. Tout se tien.

→  ottobre 27, 2023


Al direttore.

Commentando le recenti “Nozze” in scena alla Scala con la storica regia di Strehler, Alberto Mattioli scrive sul Foglio che “se la Scala crede davvero che Mozart, nel 2023, si faccia così allora abbiamo un problema”. Certo che non esistono le “Nozze di Figaro” “giuste” o “corrette”, men che mai “come le voleva Mozart”. Solo gli storici possono (forse) divertirsi a ricostruire i Rigoletti come li voleva Verdi o le Salome come le voleva Strauss: per noi, nove volte su dieci le regie di un Michieletto (tanto per fare un esempio) consentono di scoprire accordi nascosti e attualità insospettate.

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→  ottobre 10, 2023


La tragedia di Mestre, con 21 morti, passeggeri di un bus che ha sfondato le barriere del viadotto che passava lungo la ferrovia è solo una delle tante stragi che vedono implicati degli autobus. La mente va a quanto avvenuto dieci anni fa, il 28 luglio 2013, in provincia di Avellino, quando un autobus finiva una discesa piombando senza freni sulla barriera, sfondandola e precipitando dal viadotto di Acqualonga: morirono 40 persone.

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→  settembre 7, 2023


“Se i figli non vanno a scuola pene più severe ai genitori”. L’ha detto Giorgia Meloni a Caivano: e Claudio Cerasa ha replicato: ”Dacci oggi il nostro populismo quotidiano”.
Subito accontentato: il Consiglio dei Ministri sta preparando un provvedimento sul contrasto al disagio giovanile, in cui è prevista una pena fino a due anni di reclusione per i genitori che non mandano a scuola i figli.
Son oltre due secoli che si ragiona di delitti e di pene. Quando leggo di omicidi premeditati, perpetrati da chi poi non fa nulla per sfuggire alle proprie responsabilità, mi chiedo quale sentimento riesca a prevalere sulla certezza di passare in carcere quel che resta di vita. Certamente non c’è più nessuno (in Italia) che pensi che questo sentimento non prevarrebbe se il delitto prevedesse la pena di morte.
La relazione tra gravità del delitto compiuto ed entità della pena che esso comporta definisce una società. Ritenere che esista una relazione diretta tra numerosità del delitto e afflizione della pena è una fallacia populista, a cui ricorrono sovente i governi per guadagnarsi un facile ma inefficace consenso. E’ invece utile, e non solo nel caso dei macabri delitti da cui ho preso spunto, approfondire il rapporto tra la forza del sentimento che induce a compiere atti che infrangono la legge e la coscienza delle conseguenze che potrebbero convincerli a non farlo.

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→  agosto 15, 2023

il “ruolo decisivo del governo nella decisione delle scelte strategiche” attribuito al 20% della rete TIM che la Meloni ha acquistato da KKR equivale, secondo me, a “un altro anello alla catena di aziende nazionalizzate dal suo governo”.

Sul tema si è sviluppato un doppio botta e risposta con il Foglio. Alla Meloni, sostiene Cerasa, sarebbe riuscito il gioco di prestigio, far sì che lo Stato non sia sovrano pur avendo il potere di “decidere sullo stato di eccezione” e lo stesso sarebbe successo con Alitalia. E la redazione fa il titolo mettendo un paragone con Draghi, abbastanza fuori luogo e del tutto fuori dal mio testo.

Quello che è certo è che lo scherzetto costerà ai contribuenti più di 2 miliardi di €.

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→  agosto 8, 2023


Tassisti “di complemento”, la gestione di chiamate e traffico attraverso una app, senza togliere lavoro

Lettere al direttore, fondi del direttore; proposte di legge, risposte di scioperi. La letteratura sul tema dei taxi è sterminata, ma il risultato pratico di tutto questo ruminare è sostanzialmente nullo: Con la sola eccezione delle città che hanno consentito a Uber di operare, le code alle stazioni di sosta e le esasperanti telefonate restano sostanzialmente le stesse.

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