→ Iscriviti
→  novembre 7, 2017


Al direttore.
Per una volta non sono d’accordo col mio direttore. Ho letto il tuo pezzo sui pilastri del nuovo processo mediatico: il meccanismo per cui social media e intercettazioni sono un pericolo per la democrazia sarebbe lo stesso, cioè il diritto allo sputtanamento. Invece, secondo me, meccanismo a parte, le differenze sono sostanziali. Differenze di sostanza: i social sono una bacheca su cui tutti possono scrivere, le intercettazioni sono ordinate da un giudice e diffuse da giornali che hanno un direttore responsabile.

leggi il resto ›

→  novembre 2, 2017


Nessuno potrà chiamarsi fuori dalla grande rivoluzione tecnologica che sta mettendo in crisi il sistema tradizionale. Ecco gli strumenti per gestirla al meglio. Un libro

All’inizio degli anni Trenta, più del 40 per cento dei trust industriali americani fondati tra il 1988 e il 1905 era fallito, e quelli sopravvissuti erano diventati molto più piccoli. Certo, anche in conseguenza della politica antitrust di Teddy Roosevelt, ma soprattutto a causa dello shock della seconda rivoluzione industriale: ad avere il sopravvento furono le aziende per cui i motori elettrici furono non solo i sostituti di quelli a vapore, ma l’occasione per riprogettare i processi produttivi.

E’ quello che sta succedendo oggi con la rivoluzione della ICT, Information Communication Technology, solo su scala immensamente maggiore: nessuna industria potrà chiamarsi fuori. Per non fare la fine di chi non usò l’elettrificazione per cambiare il modo di produrre, per “governare il nostro futuro digitale”, bisogna aver chiaro quali sono i driver dell’innovazione che mettono in crisi l’organizzazione tradizionale.

leggi il resto ›

→  ottobre 3, 2017


Al Direttore

Si mettano pure tante stelle europee sulle nostre bandiere. Ma facciamo attenzione a quanti vogliono far passare per stelle quelli che in realtà sono buchi neri: in cui finirebbero inghiottiti bandiere, noi e perfin l’Europa.

Alcuni buchi neri sono in circolazione da tempo: uno si chiama Transfer Union. “Nicht in meinem Leben”, non succederà finché vivo, aveva detto la Merkel, e noi le auguriamo lunga vita. Non pensava all’AfD, che, se c’era, era fuori dal Bundestag; pensava alla CDU-CSU, che allora era un blocco senza crepe. Mutualizzazione dei debiti, eurobond, fondo di garanzia dei depositi sopra i 100.000 € prima che le nostre banche abbiano ridotto gli NPL e l’esposizione al rischio sovrano della Repubblica, manderebbero a pezzi il consenso che in Germania c’è ancora per l’Europa (e a casa il politico che lo proponesse). Senza contare che c’è un giudice a Karlsruhe.

leggi il resto ›

→  agosto 31, 2017


Al mondo musulmano serve un Concilio di Trento. E’ l’unica strada per fermare il fanatismo.

I fanatici che uccidono in nome dell’islam agiscono all’interno del perimetro dell’islam. [...] I seguaci dell’Isis applicano al Corano alla lettera, fanno di questo il fondamento stesso della loro vita quotidiana, e vogliono riprodurre integralmente la prima forma politica conosciuta dall’islam, il Califfato. Il loro universo è certo anacronistico, ma corrisponde a una realtà che è esistita 14 secoli fa. [...] I soldati dell’Isis giustificano le loro azioni con riferimento al Corano e si rifanno a un contesto particolare della storia dell’Islam, quello segnato dalle guerre del profeta Maometto a Medina. [Agiscono] sulla base di un principio scritto nero su bianco nel Corano [2:191]: ‘Uccideteli ovunque li incontriate, e scacciateli da dove vi hanno scacciati”‘.

leggi il resto ›

→  agosto 17, 2017


Al Direttore.

Se li ricorda i mezzi escogitati per limitare (o eliminare) il potere televisivo di Berlusconi? Le polemiche e le dimissioni contro la legge Mammì, colpevole di consentire a Mediaset di fare concorrenza alla Rai? Il progetto Bogi, dare un punteggio a ogni pubblicazione o emissione, e porre un limite invalicabile alla loro somma? E le polemiche sulla legge Gasparri e sul Sic, il famigerato sistema integrato delle Comunicazioni, colpevole di non impedire al Caimano di controllare Telecom, le ricorda? Se mai, quod Deus avertat, dessero a Bassanini la rete Tim, pagandola quel che vale, se con quei soldi Vivendi comperasse Mediaset, non trova lei che la consegna nelle mani del suo proprietario, in moneta sonante, del bene su cui per trent’anni ci si è accapigliati e combattuti e girotondati, sarebbe un esempio, di inimmaginabile perfezione, delle conseguenze inintenzionali degli atti intenzionali? Nel 2019 ricorre il 120esimo della nascita di Friedrich von Hayek: pensarci, siamo in tempo.
ARTICOLI CORRELATI

Scorporo rete Tim, vale davvero la pena di rischiare?
di Francesco Vatalaro – CorriereComunicazioni, 16 agosto 2017

→  agosto 9, 2017


Certo, non c’è il due senza il tre. Certo, omne trinum est perfectum. Ma la Santissima Trinità delle reti proprio no. Più che una bestemmia, è un’eresia: la rete telefonica non potrà mai “procedere” da quella elettrica e del gas, per la sostanziale natura che da quelle la differenzia. Infatti, mentre l’energia elettrica è prodotta in centrali, il gas viene estratto da pozzi, e l’una e l’altro trasportati agli utilizzatori finali, in una rete telefonica i prodotti – voce e dati –sono creati dai clienti che se li scambiano tra loro. La rete fisica – rame, cavo, fibra, ponti radio, centraline- è una cosa distinta dalla rete logica che, tramite calcolatori e programmi software, assicura che la comunicazione sia spacchettata all’origine, convogliata e reimpacchettata a destinazione senza errori.

leggi il resto ›